quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 12 FEBBRAIO 2019
Zingaretti (Pd) lancia la sfida ‘Quota 10’: “Aumentare fondo sanitario di 10 mld in 3 anni con 100 mila assunzioni”

Il presidente del Lazio e candidato alle primarie del Partito democratico da Firenze lancia le sue proposte per il settore. “O si aumenta, dando battaglia, di 10 miliardi nei prossimi tre anni il sostegno al fondo nazionale della sanità, quota dieci questa volta, oppure il Paese non ce la farà a garantire i livelli essenziali di assistenza”

“O si aumenta, dando battaglia, di 10 miliardi nei prossimi tre anni il sostegno al fondo nazionale della sanità, quota dieci questa volta, oppure il Paese non ce la farà a garantire i livelli essenziali di assistenza che si conoscono”. Parole del presidente della Regione Lazio e candidato alla segreteria del Pd, Nicola Zingaretti che a Firenze, dal convegno `Scienza e sanità: per il futuro dell'Italia' lancia la sua sfida per il futuro della sanità pubblica.
 
“Dieci miliardi – spiega - ci servono per assumere 100.000 nuove unità di personale ed io credo per aprire, visti i tassi di povertà e di disuguaglianza, una grande stagione per garantire le cure odontoiatriche alle persone”.
 
Ma non solo il governatore propone anche un “programma mille giorni per i neonati: c’èun tema enorme che riguarda il tasso di natalità e noi crediamo che questo dipenda anche dalla solitudine di tante condizioni di vita. Se vogliamo veramente invertire la tendenza del Paese su punti cruciali, come ad esempio il fatto che stiamo invecchiando perché non si fanno più figli, bisogna investire sul welfare, ma anche su un modello di sanità che si faccia carico di problemi assolutamente umani”.
 
Zingaretti attacca poi anche il Governo sui conti. La nuova legge di bilancio “fissa il deficit al 2,04% con un tasso di crescita previsto dello 0,9%. Il tasso di crescita non ci sarà e noi crediamo che anche l'obiettivo sul deficit non potrà essere raggiunto». Per questo, conclude, “vigileremo affinché non taglino su sanità, scuola o peggio ancora sui trasporti: tre elementi che non si devono toccare”.
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA