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Martedì 19 FEBBRAIO 2019
Assistenza sanitaria. Per un italiano su tre la spesa incide pesantemente sul bilancio familiare. Indagine Eurostat

L’Istituto europeo di statistica analizza la percezione dell'onere delle spese mediche, odontoiatriche e per i farmaci. In Europa solo l'11% dichiara che le spese sanitarie sono gravose per il proprio bilancio. In Italia invece il valore sale al 29%. 

Nel 2017, oltre la metà dei cittadini (55%) nell'Unione europea ha riferito che l'importo che la propria famiglia doveva pagare per le cure mediche non rappresentava un onere finanziario. Da notare però che nel 2016 la percentuale era stata del 71 per cento. D'altra parte, è aumentata la fascia intermedia, con il 34% che ha dichiarato che i costi dell'assistenza sanitaria erano un relativo un onere finanziario (era il 22% nel 2016), mentre l'11% (era il 29%) percepiva tali costi come un pesante onere finanziario sul bilancio familiare.

Ma attenzione: non si tratta di chi rinuncia alle cure per questioni economiche, ma di un giudizio sui costi da sostenere per l’assistenza sanitaria ed Eurostat considera nella sua rilevazione anche le prestazioni private e non distingue tra diversi regimi di assistenza (mutue, assicurazioni, Ssn).
 
L'onere per le cure mediche
L’indagine Eurostat valuta la percezione – e non la rinuncia – dei costi dell’assistenza, considerando questa, appunto, come complessiva e quindi pubblica e privata e in qualunque forma sia erogata, insieme.

L'assistenza medica si riferisce a servizi di assistenza sanitaria individuali come esami o trattamenti. Comprende l'assistenza sanitaria per scopi curativi, riabilitativi o a lungo termine, assistenza sanitaria medica mentale e servizi medici preventivi. Le cure odontoiatriche e le medicine non sono incluse.

A livello di Ue, l'onere finanziario percepito delle cure mediche è stato maggiore per coloro che vivono in famiglie con due persone che includevano almeno una persona di 65 anni o più (il 13% delle persone in queste famiglie ha riferito che le cure mediche rappresentano un onere finanziario elevato). Coloro che vivono in famiglie monoparentali (12%), famiglie senza figli a carico (12%), famiglie con due adulti e famiglie con figli a carico (entrambi il 10%) hanno anche riferito che l'assistenza sanitaria è un onere gravoso per il loro budget.

Cipro ha avuto la più grande percentuale di persone che hanno dichiarato che i costi dell'assistenza sanitaria rappresentano un onere finanziario elevato (39%), seguiti da Bulgaria (32%), Italia (29%) e Lettonia (28%). Al contrario, la quota di persone che dichiara che il pagamento delle cure mediche non ha causato alcun onere finanziario è stata maggiore in Danimarca, Slovenia e Svezia (86% tutti), Estonia (85%) e Francia (84%).

  


Costi per cure odontoiatriche
Quasi la metà della popolazione (48%) nell'Ue non ha riportato alcun onere finanziario relativo alle spese per gli esami od il trattamento dentistico. I costi odontoiatrici sono stati percepiti come un onere relativo per il bilancio delle famiglie del 35%, mentre il 17% ha rilevato che i costi relativi alle cure dentistiche hanno sostenuto un onere finanziario elevato.

A Cipro, il 47% ha riferito che le cure dentistiche rappresentavano un onere finanziario elevato per il bilancio familiare, seguito da Italia (39%), Lettonia (36%) e Spagna (34%). Per contro, il 79% delle persone in Danimarca e il 77% nei Paesi Bassi e in Svezia hanno dichiarato che questi costi non hanno causato alcun onere finanziario per la famiglia.

 


L'onere  per i farmaci
Poco meno della metà (49%) delle persone ha dichiarato che il pagamento delle medicine non comportava oneri finanziari per la famiglia. Tuttavia, il 39% ha riferito che questi costi rappresentano un onere finanziario e il 13% ritiene che il pagamento per la medicina sia un pesante onere finanziario per la famiglia.

I paesi con la più alta percentuale di persone che hanno dichiarato che il costo della medicina era un pesante onere finanziario erano la Polonia (40%), seguita da Cipro (34%), Bulgaria (33%) e Lettonia (30%). Al contrario, la quota di coloro che dichiarano che il consumo di medicinali non ha avuto ripercussioni sul bilancio delle famiglie era maggiore in Francia (90%), Danimarca (84%) e Svezia (78%).

Per l’Italia questo è il settore che va meglio con una percentuale cinque volte più alta delle altre voci di chi ritiene che questo onere non sia un peso per la famiglia (10,2% contro il 2,5-2,1%), la percentuale più elevata rispetto alle altre di chi lo giudica un onere relativo (70,7% contro 68,6-59%) e quella più bassa di chi lo ritiene elevato (19,2% contro 28,9-38.8%).

 

 

 

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