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Mercoledì 20 FEBBRAIO 2019
Scuola e sanità si alleano. Dai vaccini, alla promozione di sani stili di vita fino alla prevenzione delle malattie. Grillo e Bussetti firmano protocollo d’intesa. Ma specificano: “La Salute non sarà una nuova materia scolastica” 

Siglato oggi da Miur e Salute un protocollo d’intesa della durata triennale. L’accordo fa seguito all’Intesa tra i due Ministeri e approvata dallo Stato-Regioni lo scorso gennaio. “Per sviluppare la promozione della salute e il benessere nel contesto scolastico è fondamentale una stabile alleanza tra scuola e sistema sanitario”. Ma la salute non si configurerà come “nuova materia scolastica” ma come “una proposta educativa continuativa e integrata lungo tutto il percorso scolastico, per affrontare i reali bisogni educativi e formativi dei singoli alunni/studenti, lungo l’intero processo educativo”. IL PROTOCOLLO D’INTESA

Promozione di sani stili di vita, contrasto alla malnutrizione, prevenzione delle malattie trasmissibili e dell’antibiotico-resistenza e promozione delle vaccinazioni, promozione del benessere psico-fisico, promozione e sostegno di iniziative volte a favorire l’individuazione precoce, la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inclusione scolastica di bambini, alunni e studenti con disabilità e con disturbi del neurosviluppo e disturbi specifici dell’apprendimento. E ancora, costituzione di reti di Scuole che promuovono salute secondo un approccio globale rivolto agli studenti, alle famiglie, al personale docente e non, per sviluppare competenze individuali e migliorare l’ambiente fisico e sociale di una comunità scolastica aperta al territorio. Sono questi alcuni dei capisaldi del Protocollo d’intesa siglato oggi dal Ministro della Salute, Giulia Grillo e dal Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
 
L’accordo, avrà durata triennale e non sono previsti finanziamenti aggiuntivi e fa seguito all’Intesa tra i due Ministeri e approvata dallo Stato-Regioni lo scorso gennaio sul documento “Indirizzi di policy integrate per la scuola che promuove salute”.
 
“Per sviluppare la promozione della salute e il benessere – si legge nel comunicato - nel contesto scolastico è fondamentale una stabile alleanza tra scuola e sistema sanitario che tenga conto degli obiettivi, dei soggetti, delle risorse, direzionando gli sforzi verso la coprogettazione e la costruzione sinergica di ambienti educativi sfidanti, accoglienti e innovativi. La salute non è, infatti, un contenuto tematico portato da esperti esterni di varie discipline, ma un processo che influenza significativamente il successo formativo, nell’ambito di una completa dimensione di benessere”.
 
La Promozione della Salute non sarà una materia scolastica.
I Ministeri in ogni caso specificano che la ““promozione della salute”, pertanto, si configura non come una “nuova materia” ma come una proposta educativa continuativa e integrata lungo tutto il percorso scolastico, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, per affrontare i reali bisogni educativi e formativi dei singoli alunni/studenti, lungo l’intero processo educativo”.
 
Le azioni previstedal Protocollo Miur-Salute:
a)  rendere stabile la programmazione condivisa e partecipata tra le Istituzioni centrali, regionali e locali, sanitarie e scolastiche, attraverso la condivisione di obiettivi educativi e di salute e di garantire un impegno attivo in favore della implementazione, del monitoraggio e della valutazione di efficaci strategie di promozione della salute e del benessere psico-fisico;

b)  promuovere l’inclusione scolastica di bambini, alunni e studenti con disabilità, con disturbi evolutivi specifici e con altri bisogni educativi speciali; 


c)  sostenere i sistemi nazionali di sorveglianza finalizzati a monitorare alcuni aspetti della salute dei bambini e degli adolescenti riguardo ai principali fattori di rischio comportamentali ed alcuni parametri antropometrici e nutrizionali, nel rispetto della regionalizzazione del sistema sanitario e dell’autonomia scolastica; 

 
Le aree di intervento sono così individuate:
-  promozione di sani stili di vita e contrasto ai principali fattori di rischio delle malattie croniche non trasmissibili (scorretta alimentazione, inattività fisica, tabagismo, uso dannoso di alcol, ecc.) e promozione della salute orale; 

-  contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden) e ai disturbi dell’alimentazione e della nutrizione; 

- prevenzione delle dipendenze da sostanze d’abuso illegali, delle dipendenze da farmaci (compreso il doping) e delle dipendenze comportamentali; 

- prevenzione delle malattie trasmissibili e dell’antibiotico-resistenza e promozione delle vaccinazioni; 

-  promozione del benessere psico-fisico anche attraverso interventi sulle tematiche dell’affettività e dell’educazione globale alle relazioni; 

-  promozione e sostegno di iniziative volte a favorire l’individuazione precoce, la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inclusione scolastica di bambini, alunni e studenti con disabilità e con disturbi del neurosviluppo (in particolare: disturbi della comunicazione e del linguaggio, ADHD e disturbi dello spettro autistico) e con disturbi specifici dell’apprendimento, anche secondo programmi mirati ed individuali e promuovendo iniziative condivise di sensibilizzazione e di informazione alle famiglie, con il coinvolgimento delle associazioni delle persone con disabilità.
 
Impegni del MIUR.
a)  attivare programmi di formazione su tematiche specifiche, nell’ambito delle aree d’intervento prioritarie individuate, privilegiando le metodologie della “peer education” e della “life skill education” per promuovere nelle studentesse e negli studenti la partecipazione attiva e per sviluppare capacità di prendere decisioni e senso critico;

b)  promuovere la costituzione di reti di scuole per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica, ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e del decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 66; 

 
c)  favorire la costituzione di reti di Scuole che promuovono salute secondo un approccio globale rivolto agli studenti, alle famiglie, al personale docente e non, per sviluppare competenze individuali e migliorare l’ambiente fisico e sociale di una comunità scolastica aperta al territorio; 

 
d)  avviare campagne di informazione e sensibilizzazione sui temi della prevenzione di comportamenti a rischio per la salute, sulla promozione dei corretti stili di vita e di relazioni sociali e affettive basate sul rispetto; 

 
e)  potenziare e mettere in rete le scuole polo per l’inclusione di cui all’art. 9 del decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 66 con gli altri servizi territoriali, promuovendo il coordinamento tra strutture scolastiche e strutture sanitarie; 

 
f)  favorire iniziative di formazione per il personale della scuola su metodologie didattico- educative a supporto delle campagne di sensibilizzazione sui temi di salute pubblica. 

 
Impegni del Ministero della Salute.
Il Ministero della salute si impegna a:
a)  promuovere la collaborazione con le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano affinché siano favorite iniziative di formazione/informazione congiunta tra personale sanitario e scolastico sulle tematiche oggetto dell’intesa; 

 
b)  promuovere la collaborazione con le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per la realizzazione di iniziative di informazione, sensibilizzazione, promozione della salute e prevenzione sulle tematiche oggetto dell’intesa;
 

c)  promuovere la collaborazione con le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano affinché il settore dell’assistenza sanitaria territoriale (distretti sanitari, dipartimenti di prevenzione, dipartimenti di salute mentale e dipartimenti per le dipendenze, consultori familiari, pediatri di libera scelta, medici di medicina generale) e il settore scolastico
collaborino per la realizzazione di azioni volte ad assicurare l’inclusione degli alunni con disabilità e con disturbi evolutivi specifici;
 
d) condurre campagne specifiche di informazione e sensibilizzazione sulle aree oggetto della presente intesa e individuate come prioritarie dalle norme nazionali secondo eventuali esigenze e raccomandazioni degli
 
Comitato paritetico
L’attuazione della presente intesa è demandata ad un Comitato paritetico, composto da sette rappresentanti designati da ciascuna Parte, con compiti di programmazione, indirizzo, coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività e delle iniziative.

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