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Mercoledì 25 GENNAIO 2012
Intramoenia. Cisl Medici: “Riduzione proroga è tentativo di mettere all’angolo i medici” 

Anche la Cisl Medici si associa ad altre sigle sindacali sulla riduzione di sei mesi della proroga per l’intramoenia allargata. Papotto: “Appare chiaro come ancora una volta le parti governative e taluni politici hanno creato un aborto di provvedimento che per i medici sa di ulteriore beffa”. 

“Appare chiaro come ancora una volta le parti governative e taluni politici hanno creato un aborto di provvedimento che per i medici sa di ulteriore beffa”. È quanto ha affermato Biagio Papotto, segretario generale Cisl Medici che ha spiegato come “l’intramoenia allargata, vuol dire utilizzo dei propri studi medici per svolgere quella libera professione che non può effettuarsi, per mancanza di locali idonei, all’interno delle proprie Aziende. Si badi la suddetta mancanza, non è colpa del medico ma di chi non ha approntato l’iter operativo di una normativa, la cosiddetta Legge 120, che datata da troppo tempo dovrebbe far arrossire tutti gli assessorati alla salute delle Regioni inadempienti. In tal senso è arrivato un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio e Affari Costituzionali della Camera al decreto mille proroghe che riduce il periodo utile all’utilizzo dei propri studi sino alla fine di giugno 2012, ovvero ha ridotto di sei mesi la scadenza precedente al 31/12/2012”.
“Questo – sentenzia Papotto - è l’ulteriore tentativo di mettere all’angolo la classe medica” che “in un clima di assoluta recessione come si può farneticare in un decreto, che mira al risparmio, che nel solo arco di sei mesi ci si possa dotare di locali idonei per affrontare la libera professione”.
“Noi Cisl Medici – ha proseguito Papotto - riteniamo che sia assurdo solamente immaginarlo, rivendichiamo la centralità del medico, il quale dovrà riappropriarsi del proprio ruolo e dei propri orizzonti culturali e patrimoniali. Adesso il nostro, resta un invito alla collaborazione con le parti del governo al fine di comprenderne gli orientamenti, moralmente rifiutiamo una scelta unilaterale come quella adottata nel decreto mille proroghe che proprio perché “mille” frammenta la possibilità di una organica concertazione”.
“Si apra un tavolo tecnico – ha  concluso il segretario della Cisl Medici - per affrontare con utile criteriologia le problematiche e risolvere definitivamente la questione dell’intramoenia, in quanto diritto costituzionale dei medici ad esercitarla”.

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