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Venerdì 01 MARZO 2019
Nursing Up denuncia gravi carenze negli ospedali vibonesi

Criticità che vanno dagli organici ridotti all’osso, con conseguente demansionamento degli infermieri, alle carenze strutturali. A cui si aggiungono ritardi “inaccettabili” dei pagamenti. Faccia a faccia con la Direzione generale. Ma dal confronto, per il Nursing Up, “è emersa “l’incapacità del management a dare risposte concrete alle legittime aspettative dei lavoratori”.

“Da diverso tempo, ormai, denunciamo le molteplici criticità degli ospedali presenti nella realtà provinciale vibonese. A partire da quello della città capoluogo di provincia, lo ‘Iazzolino’ di Vibo. Ospedale che presenta carenze strutturali significative, ai limiti dell’agibilità, alle quali si associano: ascensori insufficienti, spogliatoi del tutto inadeguati alle esigenze del personale medico e infermieristico, bagni in condizioni igienico-sanitarie degradate”. Queste sono solo alcune delle criticità sollevate durante un incontro con la Direzione generale dell'Asp di Vibo, dal coordinatore provinciale del Nursing Up, Giuseppe Gliozzi, e dalla dirigente provinciale Nivia Federico.  

Nel corso del confronto tra le parti, spiega il sindacato in una nota, è emersa “l’incapacità del management a dare risposte concrete alle legittime aspettative dei lavoratori”. I rappresentanti del sindacato degli infermieri hanno annunciato che continueranno a protestare denunciando tutta una serie di problematiche. “Le relazioni sindacali risultano ad oggi ferme”, infatti “nessuna convocazione della delegazione trattante è stata programmata per riprendere la contrattazione bruscamente interrotta qualche mese addietro”. Una situazione inaccettabile, in quanto “gli argomenti più caldi riguardano sicuramente i regolamenti per l’attribuzione delle PEO (fasce) e quelli relativi agli altri istituti quali mobilità interna, reperibilità, straordinario e performance (produttività)”.

Tra le criticità inascoltate, “la carenza di personale e in particolare la gravissima situazione degli autisti del 118, obbligati a svolgere straordinari per compensare la carenza, esponendo a rischi anche l’utenza”. Per non parlare della grave “carenza del personale Oss. Una situazione che, oltre a nuocere direttamente all’utenza, causa disagi anche al personale infermieristico, costretto a vedersi demansionato”. Ma non è finita, a Vibo gli infermieri vorrebbero affrontare il tema delle attribuzioni degli incarichi. “Mansioni superiori continuano ad essere attribuite senza rispetto della normativa vigente - avvertono - senza prevedere alcun tipo di selezione”.

Vi sarebbe poi la quesione dello straordinario dei professionisti sanitari “usato per coprire croniche carenze di personale e quindi prosciugando il fondo economico del comparto che invece potrebbe essere utilizzato per incentivare tutti i lavoratori”, denuncia il sindacato.

Per quanto riguarda il capitolo dell’assistenza domiciliare vi sono “carenze logistiche e ritardi inaccettabili dei pagamenti (10 mesi mediamente)”.

Gliozzi e Federico lamentano, tra l’altro, anche un cattivo funzionamento del servizio cucina, che “garantisce il pasto ai degenti dopo ore dalla preparazione”, e sottolineano cosa accade in particolare nel presidio di Tropea, dove “non è garantita la distribuzione nei reparti dal personale della ditta Dussmann per motivi incomprensibili”, e dove persino “al personale dipendente non viene garantito il servizio mensa o in alternativa i buoni pasti”.

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