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Venerdì 01 MARZO 2019
Noi “camici grigi ”chiediamo a gran voce la formazione



Gentile direttore,
ieri siamo stati ricevuti dal ministro della Salute. Per fare chiarezza ci siamo definiti "Camici Grigi" per la nostra condizione. Medici senza formazione che da anni reggono il sistema sanitario nazionale dalla base, medici con un camice una volta bianco e ora ingrigito dal tempo e dall'esperienza. Ognuno ha raccontato la propria storia e la propria esperienza lavorativa facendo trasparire quelle che possono essere le motivazioni del limbo e quali potrebbero essere le soluzioni.

In nessun caso abbiamo parlato di sanatoria che tanto spaventa i colleghi che si sentono minacciati; non siamo andati a rappresentanza di altri ma a rappresentare noi stessi, senza alcuno scudo corporativistico a darci sostegno. Siamo vittime di un sistema che ha palesemente fallito indipendentemente da chi é stato più o meno meritevole ai concorsi. Tutti concordi che é stata fatta un'errata programmazione negli anni.

Non vogliamo un colpevole, non ci interessa far guerra ai nostri colleghi in corso di formazione e nemmeno subirla; chiediamo a gran voce la formazione.
 
In fondo a un medico che ha già lavorato da anni e continua a lavorare nel territorio deve essere quantomeno concessa la formazione adeguata; lo impongono le leggi.
 
Dott. Postorino Daniele, Roma
 
Dott.ssa Paruzzo Luisa, Cuneo
 
Dott. Cantale Rosario, Catania
 
Dott. Lanzano Raffaele, Napoli
 

Sono medici e si definiscono #CamiciGrigi perché lavorano nell’ombra e nel precariato. Voglio ringraziarli e farli sentire parte del #SSN. A loro dobbiamo fornire risposte concrete. Il mio obiettivo primario è garantire i servizi ai cittadini e regole per chi lavora. pic.twitter.com/Fhk0nboAHZ — Giulia Grillo (@GiuliaGrilloM5S) 28 febbraio 2019



 

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