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Venerdì 01 MARZO 2019
Spesa farmaceutica. Nei primi 10 mesi 2018 tetti sfondati per 1,34 mld. Ospedaliera fuori controllo

Solo per gli acquisti diretti (la vecchia ospedaliera), senza contare i fondi innovativi, lo sforamento è monstre: 2 miliardi. Continua la discesa della convenzionata, che risulta 334 mln sotto il tetto programmato. Si conferma in crescita la compartecipazione del cittadino sul prezzo di riferimento dei farmaci mentre i ticket fissi sono in calo. Sempre 4 le Regioni (Veneto, Pa Trento, Pa Bolzano e Valle d’Aosta) che rispettano i tetti. Puglia, Abruzzo e Sardegna sempre le maglie nere. IL REPORT AIFA

A livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-ottobre 2018 si è attestata a 15.293,3 mln di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (13.944,4 mln di euro) pari a +1.348,9 mln di euro corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN del 16,29%. È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio dell’Aifa (gennaio-ottobre 2018) appena pubblicato che segna un peggioramento rispetto al report gennaio-settembre confermando il dato che vede solo 4 regioni su 21 a rispettare i tetti di spesa.
 
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo gennaio-ottobre 2018 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 6.509,7 mln di euro, evidenziando un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a -334,3 mln di € (-4,9%).

I consumi, espressi in numero di ricette (481,3 milioni di ricette), mostrano un lieve decremento pari a -0,5% rispetto al 2017, mentre l’incidenza del ticket aumenta del 4,4% (+56,3milioni di euro). Si conferma nello specifico il calo dei ticket fissi e la crescita di spesa per la differenza di prezzo che pagano i cittadini per l’acquisto di farmaci branded. Parallelamente si osserva un incremento del +2,3% (+415,7 milioni di dosi giornaliere) delle dosi giornaliere dispensate.

Nello specifico la spesa farmaceutica convenzionata, che concorre al tetto di cui alla legge 236/2016, articolo 1 comma 399, cioè quella al netto degli sconti versati dalle farmacie, del payback 1,83% versato alle regioni dalle ditte e anche dei diversi pay-back versati sempre alle Regioni (pari a 81,5 milioni di euro ma al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 6.832,2 milioni di euro.

Un valore che segnala un avanzo di 642,32 milioni di euro rispetto al tetto programmato del 7,26% del Fsn.
 
La spesa farmaceutica per acquisti diretti nei primi 10 mesi del 2018 si è attestata a 8,46 mld, una quota di 1,991 mld più elevata del tetto fissato. In ogni caso però, per la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 6,89% al netto dei pay-back vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici evidenzia un’incidenza del 8,93%, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +1,91 mld di euro.

Per medicinali inseriti nel fondo per i medicinali innovativi non oncologici la spesa gennaio-ottobre è pari a 421,7 milioni di euro mentre per i medicinali inseriti nel fondo per i medicinali innovativi oncologici, la spesa gennaio-aprile è pari a 490,7 milioni di euro.
 

 

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