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Giovedì 26 GENNAIO 2012
Fp Cgil lancia la campagna contro l'eliminazione di equo indennizzo e causa di servizio

“Non è accettabile che chi lavora nel Ssn veda colpito il diritto alle giuste tutele in caso di danni permanenti causati dalla propria attività lavorativa”. Invito a mobilitarsi inviando lettere di protesta alla Presidenza del Consiglio e sottoscrivendo l'appello rivolto al Parlamento.

Parte oggi la campagna-petizione promossa dall'Fp Cgil Nazionale per riaffermare gli istituti dell'accertamento della dipendenza dell'infermità da causa di servizio, del rimborso spese di degenza per causa di servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata per tutti coloro che operano nella sanità. Fp Cgil chiama quindi a raccolta “tutte le lavoratrici e i lavoratori della sanità” invitandoli a “mobilitarsi inviando lettere di protesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e a sottoscrivendo l'appello rivolto al Parlamento (scaricabile sul sito www.fpcgil.it) per chiedere l'abrogazione dell'articolo 6 del cosiddetto decreto Salva-Italia con il quale sono stati abrogati gli istituti dell'equo indennizzo e delle cause di servizio. La campagna-petizione è aperta anche a tutti coloro che vogliono esprimere contrarietà a questa norma”.

“E' inaccettabile che decine di migliaia di infermieri, fisioterapisti e operatori del comparto sanità siano privati dei loro diritti per fare cassa. Bisogna mettere in atto azioni di controllo per colpire i furbi”, ha dichiarato Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil, a cui ha fatto eco Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, secondo il quale “è paradossale che proprio chi lavora nel servizio sanitario nazionale veda colpito il diritto alla salute e a vedere riconosciute le giuste tutele in caso di danni permanenti causati dalla propria attività lavorativa”.


 

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