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Venerdì 08 MARZO 2019
Cancro colorettale nei giovani. Frequenti gli errori di diagnosi

Molti pazienti under 50, colpiti da cancro del colon retto, ricevono una prima diagnosi errata, che comporta un grave ritrdo in chave terapeutica. La Colorectal Cancer Alliance ha condotto un’indagine su quasi 2 mila giovani pazienti. Nel 71% dei casi il cancro è stato correttamente diagnosticato nella fase III o IV

(Reuters Health) – Secondo un nuovo studio, molti pazienti con un’età inferiore a 50 anni che sviluppano un cancro colorettale (CRC) all’inizio ricevono una diagnosi errata, che comporta uno stadio più avanzato della malattia al momento dell’esatto rilevamento.
 
“Nonostante l’incidenza in calo negli anziani, negli ultimi decenni si è assistito a un rapido e allarmante aumento nell’incidenza del cancro colorettale tra i giovani adulti. Non conosciamo ancora la causa dell’incidenza in aumento nelle persone più giovani e c’è poca consapevolezza di questo trend tra i medici”, dice Ronit Yarden, direttrice degli affari medici presso la Colorectal Cancer Alliance, autrice principale dello studio pubblicato che ha fatto emergere questo problema.
 
Yarden e il suo team hanno presentato la loro ricerca durante un briefing con i media il 27 febbraio, prima della presentazione in occasione dell’imminente meeting annuale della American Association for Cancer Research (AACR).

Lo studio
I ricercatori hanno condotto un’indagine online su 1.195 individui con un cancro del colon retto ad insorgenza giovanile. Più della metà (57%) hanno ricevuto la diagnosi quando avevano tra i 40 e i 49 anni, un terzo tra i 30 e i 39 anni e il 10% prima dei 30 anni.
Circa il 30% dei soggetti aveva un’anamnesi familiare di cancro del colon retto e l’8% in passato aveva ricevuto diagnosi di sindrome di Lynch, una sindrome genetica associata a un rischio più elevato di CRC.

Nella maggior parte dei rispondenti (71%), il cancro è stato diagnosticato in fase III o IV, rispetto ai pazienti over 50 che generalmente ricevono la diagnosi quando la malattia è in fase I o II. “Come sappiamo, il rilevamento precoce è fondamentale per il trattamento e la potenziale cura del cancro colorettale”, sottolinea Yarden.

Quasi due terzi dei rispondenti ha aspettato da tre a 12 mesi prima di consultare un medico, spesso perché i sintomi non venivano riconosciuti come segni della patologia oncologica. Quasi una persona su quattro ha aspettato più di un anno prima di fare dei controlli. Due terzi dei rispondenti hanno consultato due o più medici prima di ricevere una diagnosi di cancro del colon retto e alcuni si sono rivolti a quattro specialisti.
Tra le comuni diagnosi errate figuravano emorroidi, sindrome dell’intestino irritabile, anemia e diverticolite.

I commenti
“Sia la comunità medica, sia la popolazione in generale dovrebbero essere consapevoli che il cancro colorettale, una delle malattie più prevenibili, può manifestarsi in giovani adulti. I sintomi non dovrebbero essere trascurati a nessuna età”, prosegue Yarden.

“Vi sono diversi aspetti davvero importanti legati a questa ricerca”, ha aggiunto John Carpten, moderatore del briefing e a capo del programma per il meeting annuale dell’ AACR. “Servono ulteriori studi per individuare veramente i fattori che influenzano questi tumori ad insorgenza precoce. La speranza è che ciò migliorerà la nostra capacità di rilevare prima questi tumori e di individuare i modi più appropriati ed efficaci per trattarli, soprattutto perché tendono ad essere diagnosticati in stadi più avanzati”.

Fonte: AACR 2019 Annual Meeting
 
Megan Brooks
 
(Versione italiana per Quotidiano Sanità/Popular Science)

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