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Martedì 12 MARZO 2019
Responsabilità professionale. Accordo con magistrati e avvocati per Albi dei periti e dei consulenti tecnici siglato anche da farmacisti, ostetriche e professioni sanitarie

Dopo gli accordi siglati da medici e infermieri è stato oggi il turno degli ordini di farmacisti, ostetriche e Tsrm-Professioni sanitarie. La notizia dell'accordo di questi ultimi erano già stata anticipata nelle settimane scorse (vedi articolo) mentre per i farmacisti i contenuti sono stati illustrati oggi dalla Fofi. Ecco cosa prevede l'accordo siglato dal presidente Mandelli. IL PROTOCOLLO DEI FARMACISTI, IL PROTOCOLLO FNO, TSRM, PSTRP

Da oggi, grazie a un accordo sottoscritto da Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio Nazionale Forense e Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, negli Albi dei periti e dei consulenti tecnici dei tribunali viene istituita una sezione riservata ai farmacisti. “La Legge 24/2017 stabilisce che negli albi devono essere presenti esperti, accanto a quelli dell’area medico-legale, delle discipline specialistiche di tutte le professioni sanitarie”, spiega il presidente della Fofi, Andrea Mandelli.
 
“Vista la rilevanza che la farmacologia, il farmaco e gli altri aspetti che ricadono nella competenza del farmacista, hanno assunto in tantissimi aspetti della vita del cittadino, l’istituzione di un’apposita sezione negli Albi circondariali, e l’armonizzazione dei criteri con cui viene compilata, è un passo importante sia per la società sia per i farmacisti stessi. Ringraziamo dunque il Csm e il Consiglio Nazionale Forense per la collaborazione mostrata nel corso della messa a punto di questo accordo, che viene ad aprire un ulteriore campo di attività per i professionisti e nuove occasioni di lavoro in questa fase non facile sul piano occupazionale”.
 
Per l’inserimento negli Albi si richiedono il possesso laurea magistrale in Farmacia o Ctf, un periodo minimo di esercizio della professione non inferiore ai 10 anni dall’abilitazione oppure di almeno 5 anni dal conseguimento del titolo di specializzazione; l’assenza, negli ultimi 5 anni, di sospensione disciplinare e di qualsiasi procedimento disciplinare in corso; il regolare adempimento degli obblighi formativi Ecm.
 
Accanto a questi criteri primari, l’accordo prevede alcuni elementi di valutazione secondari: un adeguato curriculum professionale e formativo post-universitario, indicante sia i corsi di livello universitario o assimilato, sia i corsi Ecm, ed eventuali attività di docenza; eventuali attività di ricerca e pubblicazioni, oltre all’iscrizione a società scientifiche; riconoscimenti accademici o professionali e l’eventuale possesso dell’abilitazione allo svolgimento di attività di mediazione o di certificazioni della conoscenza del processo telematico. Infine, le aree professionali previstesono: farmacia territoriale; farmacia ospedaliera; servizi farmaceutici; legislazione e tecnica farmaceutica; farmacologia; analisi quali-quantitativa medicinali e prodotti della salute; galenica; cosmetologia; area nutraceutica e nutrizionale; dispositivi medici; area gestionale ed organizzativa dell’esercizio farmaceutico.
 
La Federazione provvederà ora a promuovere l’adesione degli Ordini provinciali ai protocolli locali e la loro collaborazione alla stesura dei protocolli stessi nei circondari in cui non sono ancora stati istituiti e parteciperà al tavolo tecnico incaricato del monitoraggio.    
 
Nella stessa giornata hanno firmato l'apposito protocollo anche la Federazione degli Ordini della Professione di Ostetrica (Fnopo) e la Federazione degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Fno Tsrm Pstrp) come avevamo già anticipato nelle settimane scorse e anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici

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