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Mercoledì 13 MARZO 2019
Abruzzo. Nicoletta Verì nuovo assessore alla Salute. Il Governatore Marsilio: “Riformulare sanità e welfare, anche per contrastare inefficienza e clientelismo”

Il neo presidente della Regione ha presentato la sua squadra in occasione del discorso programmatico di fronte al Consiglio. Per Marsilio “da riformulare sono le politiche sanitarie, anche grazie all’utilizzo diffuso delle nuove tecnologie, e il sistema regionale del welfare, dove le risorse si disperdono sovente in rivoli inefficaci se non clientelari”. Tra i temi centrali “da affrontare con urgenza”, liste d’attesa e la “gravissima” carenza di personale. IL DISCORSO

È Nicoletta Verì il nuovo assessore alla Salute, Famiglia e Pari Opportunità della Regione Abruzzo. L’ha nominata il neo presidente Marco Marsilio che ieri, in occasione del discorso programmatico di fronte al Consiglio regionale, ha presentato la sua squadra formata da.

Emanuele Imprudente: Agricoltura, Caccia e Pesca – Parchi e Riserve Naturali, Sistema Idrico, Ambiente.

Piero Fioretti: Lavoro, Formazione Professionale, Istruzione, Ricerca e Università, Politiche Sociali, Enti Locali e Polizia Locale.

Nicola Campitelli: Urbanistica e Territorio, Demanio Marittimo, Paesaggi, Energia, Rifiuti.

Nicoletta Verì: Salute, Famiglia e Pari Opportunità.

Guido Quintino Liris: Bilancio, Aree Interne e del Cratere, Programmazione Restart, Sport Impiantistica Sportiva, Ragioneria, Patrimonio, Erp, Informatica, Sistemi Territoriali della Conoscenza, Personale, Controllo di Gestione, Enti Strumentali e Società partecipate.

Mauro Febbo: Attività Produttive (Industria, Commercio e Artigianato), Turismo, Beni e Attività Culturali e di Spettacolo.
Infine nominato il consigliere regionale Umberto D’Annuntiis quale Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, attribuendogli le seguenti funzioni: Trasporti pubblici locali, Mobilità, Lavori pubblici, Infrastrutture e Difesa del Suolo.

Nel suo discorso, poi, Marsilio è passato ad illustrare tutte le aree in cui intende intervenire, compresa la sanità. Per il neo governatore sono “da riformulare le politiche sanitarie, anche grazie all’utilizzo diffuso delle nuove tecnologie, e il sistema regionale del welfare, dove le risorse si disperdono sovente in rivoli inefficaci se non clientelari”.

“Occorre elaborare – ha detto - un modello di servizio sanitario che tenga conto delle peculiarità morfologiche e orografiche di questo territorio: da un lato vanno dunque concentrati gli investimenti su strutture grandi e polifunzionali, dall’altro va assicurata una rete più diffusa e capillare di pronto soccorso, di medicina del territorio e di assistenza domiciliare che contribuisca a contenere la necessità dei ricoveri e consideri le difficoltà di spostamento nelle zone più distanti dai grandi presidi sanitari. Da scongiurare, per citare un esempio significativo, la chiusura del punto nascita presso l’ospedale civile di Sulmona o, nel caso di zone costiere, porsi l’obiettivo di portare l’emodinamica a Vasto”.  

Il neo governatore ha ricordato che nelle prossime settimane si deve chiudere il tavolo con il Ministero per il riordino della rete e la definitiva uscita dal piano di rientro. “Ricordiamo che l’Abruzzo, appena entrato nel Piano di Rientro, era dotato di 35 stabilimenti ospedalieri, 22 ospedali pubblici e 13 case di cura private, quindi un’elevata offerta ospedaliera con un quadro di forte disomogeneità di dotazioni di posti letto tra Asl non sempre correlate ai bisogni territoriali. La riconversione dei piccoli presidi porta ad indubbi benefici: aumento delle prestazioni ambulatoriali erogate e risposte più appropriate per la popolazione local”e.

Sono tre i temi centrali da affrontare con urgenza: “In primis le liste d’attesa: il Tribunale dei diritti del malato ha indicato l’Abruzzo (con Calabria, Campania e Lazio) tra le regioni dove si registrano i maggiori disagi, che condizionano il livello di soddisfazione dei pazienti e incrementa la mobilità passiva. Saranno emanate linee guida per la richiesta di esami diagnostici in modo da eliminare le richieste inappropriate. Le stesse procedure verranno attuate per organizzare e rendere funzionali le liste di attesa per i ricoveri”.

Per Marsilio “appare evidente, poi, la gravissima carenza di personale soprattutto medico e paramedico, che emerge in tutte le quattro Asl provinciali. La carenza di personale determina una vera emergenza nella erogazione di servizi essenziali, come ad esempio emblematico la dialisi, che conta oltre mille pazienti cronici in Abruzzo”.

Infine “rivoluzionare il welfare significa farlo strumento di sostegno delle famiglie e di ogni singolo cittadino, dando loro supporto, facilitazioni regolamentari, e aiuti economici per sgravarli dal peso assistenziale del lavoro di cura dei loro cari, minori, anziani e disabili, più fragili”.

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