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Lunedì 18 MARZO 2019
Gravidanza. Rischio complicanze nel parto con eccessivo aumento peso

Le donne che acquistano più peso rispetto a quello consigliato in gravidanza potrebbero avere maggiori probabilità di gravi complicanze durante il parto. A sostenerlo uno studio condotto su oltre mezzo milione di parti a New York City. In particolare, le donne che avevano preso più di 9 kg presentavano tassi più elevati di insufficienza cardiaca, ipertensione grave e necessità di una trasfusione o di ventilazione

(Reuters Health) - Nel 2009, la National Academy of Medicine ha rivisto le linee guida per l’aumento di peso durante la gravidanza in base all’indice di massa corporea (BMI) delle donne prima di rimanere incinte.
 Per verificare l’aderenza a queste linee guida, ricercatori dell’Emory Healthcare e della Emory School of Medicine di Atlanta, guidati da Melissa Platner, hanno analizzato 515.148 parti usando i dati risalenti al periodo 2008-2012 a New York City che fornivano informazioni sul peso prima della gravidanza e sull’aumento di peso gestazionale, nonché sulle complicanze legate al parto.

I risultati
Circa un quarto delle donne aveva acquistato meno peso di quanto raccomandato, un terzo si era mantenuto nel range raccomandato, un altro terzo aveva guadagnato da 0,4 a 8,6 kg in più di quanto consigliato e l’8% aveva acquistato più di 9 kg rispetto a quanto raccomandato dalle linee guida per il loro BMI pre-gravidanza.

Nel complesso, i due gruppi con aumenti di peso al di sopra del range consigliato presentavano tassi più elevati di complicanze durante il parto.
Ad esempio, queste donne avevano quasi il quadruplo delle probabilità di avere un’insufficienza cardiaca durante l’intervento e circa 2,5 volte in più delle probabilità di richiedere ventilazione.

Le donne il cui BMI pre-gravidanza era sotto il normale presentavano i rischi più elevati se prendevano più peso di quanto consigliato. Ma a parte l’aumento di peso gestazionale, i tassi di gravi complicanze risultavano i più elevati per donne con BMI pre-gravidanza che denotava obesità.

Fonte: Obstetrics & Gynecology 2019
 
Carolyn Crist
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri &Previeni)

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