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Martedì 19 MARZO 2019
Sport. Parte la campagna di sensibilizzazione sui rischi della carenza energetica

Le attività sportive sono, in linea di massima, estremamente importanti per il benessere e la salute. Tuttavia, se svolte in condizioni di carenza nutrizionale, possono aversi conseguenze sfavorevoli a livello di vari organi ed apparati. La campagna è a cura dell’Associazione Pr.A.To., di concerto con il Coni Piemonte, la Struttura Universitaria di Igiene e Scienze Motorie e l’Assessorato allo Sport della Città di Torino.

Al via in Piemonte una campagna di sensibilizzazione sui rischi della carenza energetica nello sport. Si articolerà in due fasi:
- preparazione di un documento scientifico di tipo divulgativo da rendere disponibile on-line entro primavera 2019;
- preparazione e ampia distribuzione di un pieghevole informativo sui segni di allarme e sugli opportuni provvedimenti nei confronti della carenza energetica, primavera 2019.

Sono previsti inoltre due Convegni: uno per i medici, a cura della Commissione “Solidarietà: dall’equità nell’accesso alle cure alla collaborazione con il terzo settore” dell’OMCeO Torino, e uno rivolto ai responsabili di gruppi sportivi (istruttori, consulenti medici, dietologi, ecc.).

A promuovere la campagna sarà l’Associazione Pr.A.To., di concerto con il CONI Piemonte, la Struttura Universitaria di Igiene e Scienze Motorie e l’Assessorato allo Sport della Città di Torino, con il Patrocinio della Commissione Regionale Pari Opportunità, della Consulta Femminile della Regione Piemonte, dell’Ordine dei Farmacisti, dell’Ordine dei Medici e della Città di Torino, con il contributo del Rotary Distretto 2031 e il sostegno di Federfarma.

L’iniziativa pare dal presupposto che “le attività sportive sono, in linea di massima, estremamente favorevoli per il benessere e la salute. Tuttavia, quando si svolgano in condizioni di carenza nutrizionale assoluta o relativa, con deficit energetico, possono aversi conseguenze sfavorevoli a livello di vari organi ed apparati, con ricadute anche sulla performance”.

“Il problema – spiega l’Associazione Pr.A.To illustrando l’iniziativa - riguarda soprattutto le ragazze, ma può interessare per alcuni aspetti anche sportivi di sesso maschile”. Nelle ragazze la prima manifestazione di carenza energetica è l’amenorrea, importante segnale di un disagio generale dell’organismo a cui può corrispondere anche una riduzione delle prestazioni sportive. Altre conseguenze vi possono essere a livello cardiovascolare (alterazione del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa; disfunzione endoteliale) e a livello delle ossa, queste ultime ben definite nella “triade delle atlete” (carenza nutrizionale, amenorrea, osteoporosi), di particolare rilievo nelle adolescenti. Infatti, il tessuto osseo raggiunge il culmine del rafforzamento sul finire dell’adolescenza-prima giovinezza per gli alti livelli dei “fattori di crescita” che stimolano la formazione, e per gli ormoni ovarici (estrogeni) che frenano il riassorbimento.

La sottonutrizione e la carenza energetica, inibendo la produzione dei “fattori di crescita” e bloccando la funzione ovarica, possono determinare una perdita che non solo facilita la comparsa dell’osteoporosi in postmenopausa ma anche provocarla in anni giovanili. Ciò si verifica nelle amenorree da sottopeso, soprattutto nelle forme di anoressia e di para-anoressia, la cui prevalenza è di 2-5 volte più elevata tra le ragazze che praticano sports favorenti la magrezza. Un accurato studio di tre gruppi di atlete indica che quelle con amenorrea ipoestrogenica presentano fratture da stress 5 volte di più, e 10 volte di più quando vi sia una situazione di anoressia. L’anoressia è particolarmente penalizzante per il tessuto osseo nelle adolescenti. Già nei primi 18 mesi di malattia il rischio di frattura aumenta del 60%. Inoltre, in caso di cronicizzazione può essere penalizzata la crescita staturale, perdendo comunque gli anni più favorevoli per la buonastrutturazione delle ossa.

“Buona parte dei farmaci che ridanno le mestruazioni (molte “pillole” contraccettive comprese), non agisce favorevolmente sui “fattori di crescita” e sul tessuto osseo”, spiega l’associazione evidenziando che “è indispensabile, sia per le ossa sia per contrastare le potenziali conseguenze cardiovascolari e ridurre il rischio di anoressia (prevenendone la cronicizzazione e le deleterie conseguenze, tra cui una mortalità di almeno 10 volte superiore rispetto alle pari età), un sollecito recupero del peso che porti alla ripresa dei flussi mestruali spontanei”.

Nonostante che questi rischi, e l’assoluta necessità di provvedimenti tempestivi, siano documentati da molte decine di studi scientifici, l’argomento è poco noto. Anche tra i medici, secondo la Pr.A.To. “E quasi ignorato tra gli ‘addetti ai lavori’ negli ambiti dello sport sia agonistico che amatoriale”. È quindi “opportuna e urgente una sensibilizzazione di medici, allenatori, insegnanti, genitori, e anche degli sportivi stessi che devono essere informati delle conseguenze sfavorevoli del sottopeso e portati ad una maggiore attenzione alle esigenze del proprio organismo”.

Il documento scientifico
Premettendo l’importanza dell’attività fisica come fonte di benessere e di salute, il documento evidenzierà la mole di dati scientifici che attestano come una carenza nutrizionale assoluta o relativa possa ribaltare i benefici in rischi, anche seri, per molti organi e apparati.
Il documento si baserà sulle relazioni tenute al Convegno dell’11 maggio u.s. su “La carenza energetica negli sport: conseguenze per ossa, cuore, performance e altro”, organizzato dalla Commissione Regionale Pari Opportunità di concerto con gli Assessorati Regionali allo Sport e alle Pari Opportunità e in collaborazione con l’Associazione Pr.A.To. e l’Università degli Studi di Torino. Il documento verrà reso disponibile sui siti della Regione, dell’Associazione Pr.A.To. e delle Associazioni sportive e professionali (Medici, Farmacisti) che sostengono la Campagna.

Il pieghevole
Darà informazioni in modo riassuntivo sui problemi che possono derivare dallo svolgere attività sportiva in situazioni di carenza nutrizionale e conseguente squilibrio energetico, sottolineando soprattutto i segni di allarme (nelle ragazze la scomparsa delle mestruazioni, di particolare rilievo nelle adolescenti, e, più in generale, i disturbi cardiovascolari quali le bradi-aritmie e l’ipotensione, potenzialmente pericolosi anche per la vita) e gli opportuni provvedimenti d’ordine nutrizionistico e, se del caso, sanitari.

Rimanderà, per approfondimenti, al documento scientifico on-line.
Segnalerà i due Convegni, quello per i medici e quello per gli operatori sportivi.
Sarà rivolto in particolare agli operatori sportivi (responsabili di gruppi, allenatori, sanitari, dietologi) e in generale a chi pratica sport agonistico o amatoriale nell’ambito di gruppi o individualmente.

Verrà diffuso in cartaceo (almeno 100.000 copie) tramite le Farmacie, gli Ordini professionali, le Associazioni e organizzazioni sportive e nel contesto di manifestazioni sportive anche amatoriali (maratone, etc). Verrà inoltre diffuso on-line e tramite i social.

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