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Lunedì 01 APRILE 2019
Spesa farmaceutica. Aifa: da gennaio a novembre 2018 tetti sfondati per 1,5 miliardi

Solo per gli acquisti diretti (ospedaliera e diretta Asl), senza contare i fondi innovativi, lo sforamento è monstre: 2,2 miliardi. Un deficit ridimensionato dalla farmaceutica convezionata in "attivo" di 707 milioni rispetto al tetto programmato. Sempre in crescita la compartecipazione del cittadino sul prezzo di riferimento dei farmaci mentre i ticket fissi sono in calo. Sempre 4 le Regioni (Veneto, Pa Trento, Pa Bolzano e Valle d’Aosta) che rispettano i tetti. Puglia, Abruzzo e Sardegna restano maglie nere. IL REPORT

A livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-novembre 2018 si è attestata a 16.852 mln di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (15.351,4 mln di euro) pari a +1.500,7 mln di euro, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN del 16,3 %
 
È quanto si legge nell’ultimo monitoraggio dell’Aifa (gennaio-novembre 2018) appena pubblicato che segna un ulteriore peggioramento rispetto al report gennaio-ottobre confermando il dato che vede solo 4 regioni su 21 a rispettare i tetti di spesa.
 
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo gennaio-novembre 2018 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 7.163,2  mln di euro evidenziando un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a -299,6 mln di € (-4%).

I consumi, espressi in numero di ricette (530,1 milioni di ricette), mostrano un lieve decremento pari a -0,5% rispetto al 2017, mentre l’incidenza del ticket aumenta del 4,2% (+59,8 milioni di euro). Parallelamente si osserva un incremento del +2,4% (+458,3 milioni di dosi giornaliere) delle dosi giornaliere dispensate
Si conferma nello specifico il calo dei ticket fissi e la crescita di spesa per la differenza di prezzo che pagano i cittadini per l’acquisto di farmaci branded.

Nello specifico la spesa farmaceutica convenzionata, che concorre al tetto di cui alla legge 236/2016, articolo 1 comma 399, cioè quella al netto degli sconti versati dalle farmacie, del payback 1,83% versato alle regioni dalle ditte e anche dei diversi pay-back versati sempre alle Regioni (pari a 85,6 milioni di euro) ma al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 7.521,7 milioni di euro che equivale ad una spesa di 707 mln sotto il tetto programmato.

Un valore che segnala un avanzo di 707,05 milioni di euro rispetto al tetto programmato del 7,28% del Fsn.
 
La spesa farmaceutica per acquisti diretti nei primi 11 mesi del 2018 si è attestata a 9.330 mln, una quota di 2,208 mld più elevata del tetto fissato.
 
In ogni caso però, per la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 6,89% al netto dei pay-back vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici evidenzia un’incidenza del 9,03%, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +2.208 ml €, di cui 110 si riferiscono alla spesa per farmaci innovativi Oncologici e non Oncologici non coperta dai rispettivi fondi.


Per i farmaci inseriti nel fondo per i medicinali innovativi non oncologici la spesa gennaio-ottobre è pari a 469,1 milioni di euro mentre per i medicinali inseriti nel fondo per i medicinali innovativi oncologici, la spesa gennaio-novembre è pari a 557,6 milioni di euro.
 

 

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