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Martedì 09 APRILE 2019
Napoli. Feferfarma e Ordine dei farmacisti avviano sottoscrizione per restauro Ospedale e farmacia degli Incurabili. De Luca: “Ministero tiene fermi 17 mln”. Interrogazione di Forza Italia

Il sindacato e l’Ordine dei farmacisti lanciano una raccolta fondi per sostenere la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'intero Complesso degli Incurabili compresa l'omonima e storica farmacia. Il governatore accusa il Ministero della Salute: “Un anno fa abbiamo mandato il Piano per l’edilizia ospedaliera in cui si prevedevano 17 mln destinati agli Incurabili per lavori di consolidamento ma Governo non fa assolutamente niente”. E Forza Italia presenta un'interrogazione in Parlamento firmata da Mandelli, Carfagna e Petangelo.

Federfarma ed Ordine dei Farmacisti, in accordo con Gennaro Rispoli, direttore del Museo delle Arti Sanitarie, hanno avviato una sottoscrizione “finalizzata a raccogliere fondi per sostenere la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'intero Complesso degli Incurabili, ma soprattutto, al di là del sostegno economico, i farmacisti sono mobilitati per coinvolgere la cultura e le intelligenze meridionali a difesa e promozione di un'eccellenza culturale prim'ancora che scientifica che in pochi casi trova eguali in Europa e nel mondo”.
 
“I danni causati da anni di incuria e sciatteria – affermano i sottoscrittori - rischiano di pregiudicare anche la storica Farmacia degli Incurabili, oltre all'attiguo complesso museale delle Arti Sanitarie e l'intera area della collina di Capo Napoli”.
 
“Solo il passato garantisce il futuro”, afferma Michele Di Iorio, Presidente di Federfarma Napoli che evidenzia come “il patrimonio culturale insistente sull'intera area, già recuperata alla fruizione pubblica grazie all'impegno dei volontari dell'Associazione Il Faro d'Ippocrate va immediatamente recuperato, evitando che la burocrazia dei vari Enti all'area interessati (Comune, Sovrintendenza, Asl ed altri) possano ritardare la messa in sicurezza, il recupero e la fruizione di un bene reso già fragile dall'incuria. La cultura è il primo patrimonio di questa città, ma non si può pensare di promuoverla senza supporti economici, ma soprattutto senza semplificare le procedure che, come dimostrano gli accadimenti di questi giorni, sommano »incidenti« gestionali a quelli materiali”.
 
“L'Ordine dei Farmacisti di Napoli da anni sostiene fattivamente il restauro degli Incurabili. Si è fatto già carico del recupero delle porte di accesso alla corte d'ingresso - dichiara il presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Napoli, Vincenzo Santagada - Siamo in campo per tutelare la nostra storia e siamo pronti ad ospitare anche in un'ala dell'Ordine i reperti». I farmacisti napoletani sono, dunque, disponibili a collaborare, sperando di convogliare ulteriori energie e risorse. Nei prossimi giorni il dott. Gennaro Rispoli aprirà un tavolo attorno al quale saranno chiamati i rappresentanti della società napoletana disponibili ad essere coinvolti nella protezione e promozione di un sito che esalta cultura e magia della nostra città.
 
“Per decenni non è mai stato fatto niente. Il 24 aprile 2018 la Regione ha mandato il Piano per l’edilizia ospedaliera al Ministero della Salute ma è passato un anno e continuano a perdere tempo. Nel piano noi prevedevamo 17 mln di euro destinati agli Incurabili per lavori di consolidamento. Ci vorranno anche altri soldi per la verità ma prevedevamo risorse importanti ma il Governo non fa assolutamente niente”. Ha affermato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
 
Arriva anche un’interrogazione parlamentare di Forza Italia.
Sulla questione è stata inoltre depositata un’interrogazione alla Camera ai Ministri di Salute e dei Beni Culturali di Forza Italia (firmata dai deputati Mandelli, Carfagna e Petangelo) per sapere se siano stati  contattati “gli organi dello Stato città del Vaticano, con quale esito, per individuare i modi e le forme della cooperazione necessaria per tutelare il bene in oggetto e ripristinare la piena agibilità del dell’intero complesso, farmacia, chiesa, e ospedale, per ripristinare il servizio di cura ai pazienti, e riaprire al pubblico l’intero complesso monumentale che ospita il prezioso patrimonio artistico culturale, restaurandolo al meglio e meglio tutelandolo, nel futuro, affinché sia pienamente  godibile, in sicurezza,  per qualsiasi visitatore, i cittadini napoletani o i tanti turisti che, negli anni, ne hanno apprezzato le particolari bellezze.

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