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Giovedì 11 APRILE 2019
Sui ‘camici grigi’ sosteniamo il Ministro Grillo



Gentile Direttore,
si parla molto dei cosiddetti "camici grigi", io sono stato un dei fondatori di quel gruppo. Svolgo dal 2016 attività di continuità assistenziale presso un istituto carcerario, ho avuto incarichi di continuità assistenziale (ex guardia medica) ed ho svolto tantissime sostituzioni di medicina generale e turni di ALS. Ho provato gli ultimi 3 concorsi per entrare nel corso di formazione in medicina generale, tutte e 3 le volte sono risultato idoneo; nel 2016 e 2017 nel Lazio e nel 2018 in Puglia.
 
Il paradosso è che con il mio punteggio sarei entrato in molte regioni e proprio da quelle regioni provengono gli insulti da parte dei colleghi che con un punteggio più basso ora frequentano il corso e invocano la meritocrazia.
 
Tengo a precisare che siamo nati proprio per gli insulti ricevuti dai tanti colleghi che si oppongono così fortemente alla formazione. Evito di citare il sindacato che ha creato tutte queste polemiche in nome di una formazione sacrosanta. Non mi sento e non ci sentiamo medici di serie B; da anni viviamo nel limbo, da precari, senza sapere se verremmo rinnovati. Viviamo con la preoccupazione di non poter formare una famiglia, di poter chiedere delle ferie; molti di noi me compreso stanno imparando a proprie spese la parola burn out.
 
Ora il Ministro ci tende una mano, d'altronde la programmazione è stata errata; se fosse stata corretta noi tutti non saremmo precari ma titolari di quelle postazioni dove lavoriamo. Ora mi sorge una domanda: chi si oppone così fortemente ad un cambiamento che renderà più sicura l'assistenza ai cittadini?
 
Un sindacato, le regioni, il MEF? Ogni giorno ci sono nuovi intoppi. É ora di deporre le armi e di sostenere il Ministro per salvare un SSN che senza i fondi necessari cerca di sostenere i servizi ai cittadini ed al tempo spesso a regolarizzare i "camici grigi".
 
Dott. Daniele Postorino

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