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Martedì 07 FEBBRAIO 2012
FVG. Serracchiani (Pd): “Sanità senza guida”. Tondo (Pdl): “Parlano 3 anni di fatti concreti”

Ieri la segretaria regionale del Pd aveva ribadito la necessità di “qualcuno alla plancia di comando del Ssr”, dopo le dimissioni dell’ex assessore Vladimir Kosic, “pena il suo deterioramento”. Il governatore risponde alle “critiche ingiustificate”, sottolineando le riforme avviate.

È bagarre in Friuli Venezia Giulia dopo le accuse al presidente della Regione, Renzo Tondo, per il suo operato e le sue "mancate scelte", lanciate ieri dal segretario regionale del Pd, Debora Serracchiani, all'interno del suo sito personale.
“La sanità del Friuli Venezia Giulia ha bisogno di qualcun’altro in plancia di comando. La decisione del presidente Tondo di continuare a mantenere a sé la delega alla sanità dopo le dimissioni di è un danno secco per i cittadini che hanno bisogno di cure e assistenza - ha scritto Serracchiani -. La realtà è che il sistema sanitario regionale è senza governo, affidato a una specie di autogestione degli affari correnti che non può protrarsi troppo a lungo, pena il suo deterioramento”.

Non si è fatta attendere la replica da parte del governatore Renzo Tondo, che ha definito le accuse rivoltegli “critiche ingiustificate che non possono che farmi sorridere”. “Prima il libro verde, poi, sulla base di quel confronto, alcune precise scelte contenute nel Piano sociosanitario per il triennio 2010-2012 – ha dichiarato Tondo - scelte che si stanno concretizzando in particolare nella riorganizzazione della rete ospedaliera e nella ricerca di una maggiore efficienza complessiva”. “Infine – ha proseguito - l'avvio di una riforma del sistema, che vedrà la luce entro la fine della legislatura. Il tutto in un quadro in cui, nonostante la contrazione di risorse regionali per effetto della crisi economica globale, siamo riusciti a tenere i conti a posto, senza tagli ed anzi riuscendo nel contempo a conservare l'eccellenza  dei nostri servizi, come anche recenti valutazioni ministeriali hanno attestato”.

Per Tondo, poi, non c'è alcuna semplice gestione degli affari correnti ma al contrario “esiste una direzione centrale che, sotto la guida di Gianni Cortiula, è pienamente impegnata a continuare a garantire una sanità moderna, di livello europeo, basata sul principio della centralità della persona e dei suoi bisogni".

Serracchiani, nel suo intervento, aveva puntato il dito anche sulla mancanza di decisioni ed atti importanti “testimoniati dallo stallo del nuovo ospedale di Pordenone, del quale non abbiamo ancora il progetto esecutivo, o la mancata individuazione del responsabile dei trapianti all’interno del Centro Regionale Trapianti, o del primario di chirurgia a Gorizia”.

Su questi punti, Tondo ha voluto fare una precisazione dicendo di aver “garantito la copertura finanziaria del nuovo ospedale, iscrivendo a bilancio per gli anni dal 2012 al 2014 150 milioni di euro dei 180 necessari, mentre per i 30 milioni di differenza sono in corso di valutazione diverse opzioni finanziarie”. “Insomma – ha concluso il governatore – il Il finanziamento dell'opera è garantito e stiamo alacremente lavorando per assicurare al nuovo Ospedale tutte le condizioni necessarie per garantirne la realizzazione".

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