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Lunedì 29 APRILE 2019
Enpaf. Bilancio 2018: utile di 109,9 mln. Il patrimonio sale a 2,5 mld

Sarà approvato domani dal Consiglio nazionale il bilancio dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti che mostra ricavi per contributi pari a 266 milioni di euro (263 milioni nel 2017), e un costo delle pensioni che passa da 150 a 152 milioni di euro. Croce: “I dati confermano il rafforzamento del saldo previdenziale, pari a 113,7 milioni di euro”

Un utile di 109,9 milioni di euro e un patrimonio che supera i 2,5 miliardi di euro.
Sono questo i numeri del Bilancio 2018 della Fondazione Enpaf, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti, la cui riserva legale, che per legge deve assicurare il pagamento delle pensioni per almeno 5 anni in assenza di contributi, si attesta a 16,3 annualità, garantendo una sostenibilità ben superiore ai limiti richiesti dalla normativa.
 
“I dati del bilancio, che sarà approvato domani dal Consiglio nazionale – commenta Emilio Croce, Presidente dell’Enpaf – confermano il rafforzamento del saldo previdenziale, pari a 113,7 milioni di euro, e i trend di crescita verso i nostri obiettivi di efficienza e solidità della gestione, a favore di tutta la categoria. Inoltre, abbiamo varato misure rilevanti nel settore del welfare, assicurando a tutti i nostri iscritti, anche pensionati, l’assistenza sanitaria integrativa per i grandi interventi e la Long Term Care. È fondamentale – prosegue Croce – che il Governo accenda i riflettori sulle istanze provenienti dal mondo dei professionisti, soprattutto in un momento in cui si fanno strada dubbi sull’utilità dei corpi intermedi, senza pensare però che questi svolgono un ruolo chiave di collegamento tra il tessuto sociale e le istituzioni”.
 
Il bilancio mostra che i ricavi per contributi si attestano a 266 milioni di euro (263 milioni nel 2017), mentre il costo delle pensioni passa da 150 a 152 milioni di euro.
“Stiamo lavorano in sintonia con i Ministeri competenti per misure di assistenza e previdenza sempre più efficaci e capaci di rispondere alle richieste che arrivano dal mondo delle professioni. In quest’anno – conclude Croce - è stata introdotta la possibilità di riduzione del contributo per i farmacisti pensionati che ancora esercitano l’attività, e come Enpaf abbiamo promosso un contributo che punta a favorire la creazione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per i farmacisti collaboratori”.

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