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Giovedì 09 MAGGIO 2019
Edilizia sanitaria. Semaforo verde dalla Stato-Regioni al Programma d’investimenti da 4 mld

Grillo: “Da oggi parte il Piano Marshall per l'edilizia sanitaria che ho annunciato appena sono diventata ministro”. Toma (Regioni): “E’ il segnale che quando si agisce sulla base della concertazione istituzionale e con il coinvolgimento diretto delle Regioni si possono raggiungere traguardi importanti. Un metodo fruttuoso che il Governo dovrebbe tenere in maggiore considerazione anche in altri settori”. COSA PREVEDE L'INTESA

Via libera in Stato-Regioni all’Intesa sul programma d’investimenti in edilizia sanitaria per ripartire 4 miliardi alle Regioni. Inoltre si prevede l’accantonamento di una riserva di ulteriori 695 milioni di cui 60 per la realizzazione di 6 Centri di eccellenza per sviluppare una rete nazionale in grado di effettuare attività di ricerca, produzione e trattamento del paziente affetto da patologie tumorali eleggibili alla terapia genica CAR T-Cell (che saranno assegnati con un successivo provvedimento) e 635 milioni quale riserva per interventi urgenti.
 
“Con il via libera di oggi della Conferenza delle Regioni all’intesa per il rifinanziamento dei 4 miliardi del Fondo per l’edilizia sanitaria e il rinnovamento tecnologico previsti dalla legge di bilancio 2019, a cui si aggiungono gli 890 milioni di fondi strutturali, si apre una nuova stagione di concretezza e di efficacia per sostenere il Servizio sanitario nazionale. Da oggi parte il Piano Marshall per l'edilizia sanitaria che ho annunciato appena sono diventata ministro” dichiara la titolare della Salute, Giulia Grillo.
 
Le risorse ripartite alle Regioni potranno essere utilizzate per la sottoscrizione di Accordi di Programma, secondo le modalità e le procedure per l’attivazione dei programmi di investimento in sanità definite dagli Accordi tra Governo e Regioni.
 
“A meno di un anno dal mio insediamento ho messo a disposizione i primi 5 miliardi per dare ospedali nuovi e le migliori tecnologie sanitarie al Paese. Nella quota sono destinati 60 milioni per la realizzazione di 6 centri di eccellenza in grado di sviluppare attività di ricerca, produzione e trattamento con terapia genica Car-T. A differenza dei tanti che mi hanno preceduto parlo di quello che ho fatto e non di quello che farò. L’obiettivo è, nell’arco della legislatura, ammodernare tutto il patrimonio sanitario del Paese e vi racconterò giorno dopo giorno quello che stiamo realizzando, lavorando per dare servizi migliori e una buona sanità a tutti i cittadini di tutto il Paese. Nessuno deve più rimanere indietro” precisa Grillo.
 
Il ministero della Salute dopo aver effettuato, su mandato del ministro, una completa ricognizione e un’analisi sullo stato del patrimonio di edilizia sanitaria, di concerto con le Regioni, ha evidenziato un fabbisogno complessivo per interventi sul patrimonio edilizio da realizzare sull’intero territorio nazionale che ammonta a 32 miliardi di euro, di cui circa 12 miliardi di euro per le strutture che si trovano in zone a maggior rischio sismico. Tra le varie competenze del ministero della Salute rientra infatti la programmazione e il finanziamento degli interventi sul patrimonio immobiliare e tecnologico delle strutture del Servizio sanitario nazionale.
 
“Oggi, in Conferenza Stato-Regioni, abbiamo espresso l’intesa sul decreto che ripartisce 4 miliardi destinati alle Regioni per investimenti in sanità. E’ un fatto importante che attendevamo da quando, a dicembre dello scorso anno, abbiamo raggiunto con il Governo un accordo proprio per tale scopo”, lo ha dichiarato Donato Toma, Presidente della Regione Molise, che oggi ha presieduto la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “E’ il segnale che quando si agisce sulla base della concertazione istituzionale e con il coinvolgimento diretto delle Regioni si possono raggiungere traguardi importanti. Un metodo fruttuoso che il Governo dovrebbe tenere in maggiore considerazione anche in altri settori. In questo caso, poi, questa Intesa ha una valenza particolare perché avvierà, subito dopo l’emanazione della delibera Cipe relativa a tale riparto, una serie di interventi di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie che, come sappiamo, in molte situazioni, sono vetuste e obsolete”.

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