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Lunedì 13 MAGGIO 2019
Minuti di assistenza ridotti rispetto le necessità. Nursind Marche protesta

Alcune specialità considerate di “base” sono agli antipodi, eppure con medesimi 180 minuti di assistenza per posto/letto. Divisioni come medicina e chirurgia generale hanno setting assistenziali complessi ad elevata/media complessità, eppure sono considerate alla stessa stregua delle unità operative di diabetologia, dermatologia e medicina del lavoro. Tutto ciò fa riflettere sul divario esistente tra chi Governa e Amministra e chi quotidianamente svolge il proprio servizio nelle strutture sanitarie ospedaliere pubbliche e private. LA DELIBERA

Per le strutture ospedaliere pubbliche e private della Regione Marche, previsti standard numerici di professionisti sanitari infermieri e operatori di supporto ancora molto insufficienti. Con tali requisiti assicurare esiti di cura e assistenza sanitaria di eccellenza ai cittadini, sarà sempre più difficile per i professionisti sanitari.

I nuovi manuali di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private della Regione Marche sono stati oggetto di audizione da parte della IV assemblea legislativa delle Marche; invitate tutte le associazioni e sindacati di ambito sanitario. Le segreterie territoriali del Sindacato delle Professioni Infermieristiche NurSind Marche hanno esposto e presentato un dettagliato documento in riguardo alla Delibera della Giunta Regionale n. 358 del 26 /03/2018  con oggetto la revisione della "LR n. 21/2016 art. 3 comma 1 lettob) - Manuale Autorizzazione Strutture Ospedaliere (Allegato parte A).

Evidenziate molte criticità, specialmente nella determinazione dei requisiti organizzativi e dotazione minime di unità di personale di assistenza infermieristica, ostetrica, riabilitazione e OSS diretta ai pazienti, addetti alle articolazioni di degenza ospedaliere.
Ripresentato l’arcaico minutaggio di assistenza pro-die per  posto letto sul tasso di occupazione del 90%. Di seguito i tempi minimi considerati dalla DGR 358/2018


E la “discutibile” relativa stratificazione delle diverse specialità cliniche nella DGR 358/2018:

A) Specialità di base: medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, pediatria, pneumologia, dermatologia, endocrinologia, diabetologia e malattie del ricambio, gastroenterologia, geriatria, medicina del lavoro, oculistica, otorinolaringoiatria, odontostomatologia, urologia, reumatologia

B) Specialità di media assistenza: cardiochirurgia, neurochirurgia, ch.maxillo facciale, ch.toracica, med. e ch. vascolare, ch.pediatrica, ch. plastica, ematologia, neurologia,nefrologia, neuropsichiatria infantile, oncologia pediatrica, malattie infettive, cardiologia, MURGE (Medicina d’urgenza) ordinaria

C) Specialità di elevata assistenza: Dialisi SPDC (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura), nefrologia con trapianto renale

D) Subintensiva: Stroke Unit (centri di urgenza ICTUS), reparti di riabilitazione ad alta specialità (Unità di risveglio, unitò di riabilitazione per cranio-mielolesi), semintensiva cardiologica, respiratoria, ecc.) area critica in MURGE, ematologia con trapianto di midollo, TIPO (Ter.int. post-operat.)
E) Intensiva: UTIC (Unità di terapia intensiva Coronarica), terapia intensiva neonatale, terapia inten. post-trapianto, terapia intensiva, rianimazione cardiochirurgica

F) Riabilitazione

G) Lungodegenza

Il Nursind Marche ha contestato e dichiarato incoerenti i requisiti organizzativi delineati dalla DGR 358/2018. La quantificazione con il minutaggio assistenziale è fortemente penalizzante, non soddisfa i  reali carichi di lavoro dei professionisti  sanitari impegnati nella cura e assistenza dei pazienti nelle varie specialità cliniche.

La stessa classificazione delle differenti specialità è palesemente arbitraria, senza criteri oggettivi di uniformità assistenziale. Alcune specialità considerate di “base” sono agli antipodi, eppure con medesimi 180 minuti di assistenza per posto/letto. Divisioni come medicina e chirurgia generale, hanno setting assistenziali complessi ad elevata/media complessità, eppure sono considerate alla stessa stregua delle unità operative di diabetologia, dermatologia e medicina del lavoro. Tutto ciò fa riflettere sul divario esistente tra chi Governa e Amministra e chi quotidianamente svolge il proprio servizio nelle strutture sanitarie ospedaliere pubbliche e private.

Le promesse della Regione Marche, per l’avvio di strutture ospedaliere secondo il modello organizzativo per aree funzionali omogenee assistenziali ed intensità di cura sono state disattese. Nel nuovo manuale di accreditamento delle strutture ospedaliere, nessun indizio a riguardo della sperimentazione dell’ospedale per complessità di cura, come invece annunciato più volte per l’Ospedale Carlo Urbani di Jesi e per l’ospedale INRCA di Osimo in fase di realizzazione.

Il rilevante studio europeo Registered Nurse forecasting in Europe (RN4CAST), portato a termine anche con il partenariato del Nursind,  determina una composizione numerica ideale dello staff infermieristico, utile a garantire una ottimale assistenza con un rapporto infermiere / paziente nei reparti ospedalieri di 1 a 6. L’aumento di questo rapporto, aggiungendo un paziente ad ogni infermiere (1 a 7) incrementa del 6% la mortalità e del 23% le cure mancate.

Il paradigma assistenziale deve cambiare, il minutaggio deve essere abrogato definitivamente! Il Nursind Marche ha proposto l’attuazione di un nuovo modello gestionale, organizzativo secondo il Modello “Cantarelli” con 4 aree funzionali di cura e assistenza, atte a superare la frammentazione, la duplicazione di servizi e mettendo al centro la persona ottimizzare le risorse economiche, umane e strumentali.
 
Le aere hanno 4 livelli e corrispettivi Rapporto Infermiere Paziente Ospedaliero RIPO

1.    Assistenza Intensiva            RIPO 1/2
2.    Assistenza ad Alta Complessità    RIPO 1/4
3.    Assistenza a Media Complessità    RIPO    1/9
4.    Assistenza a Bassa Complessità    RIPO    1/12

In base a queste aeree il Nursind Marche ha ridisegnato, gli standard e le classificazioni proposte dal DGR 358/2018 per tutte le specialità cliniche. Ad esempio per le specialità come : Medicina generale, Geriatria, Pneumologia,  Chirurgia Generale, Gastroeneterologia, Pneumologia; Urologia; Pediatria, Otorinolaringoiatria e l’Oncologia (quest’ultima neanche nominata nella DGR 358/2018); abbiamo indicato l’inserimento nell’area a Media Complessità con un RIPO 1/9-6, in considerazione anche dei volumi e strategie di cura/assistenza. Vedi UU.OO. che ricoverano e trattano pazienti con patologie cardiovascolari/broncopeneumopatiche acute in setting di monitoraggi continui e strumentali ad elevata complessità.

Mentre per i reparti di ostetricia e ginecologia, che in questi ultimi anni sono stati ridisegnati, è stato necessario fare una riflessione a parte. Fortemente inadeguati i 180 minuti assegnati a questa specialità clinica dal DGR 358/2019. L’assistenza dell’ostetrica in ostetricia è chiaramente intensiva, mentre quella infermieristica potrebbe essere ricompresa nell’assistenza a media complessità.

Puntualizzato per la rete dell’emergenza intra ed extra-ospedaliera la necessità di definire chiaramente che trattasi di area intensiva. L’adeguamento della terminologia è indispensabile per  fugare ogni dubbio che possa condurre a scorrette interpretazioni in danno dei professionisti sanitari che operano in questi ambiti di estrema criticità. Il nuovo CCNL 2016-2018, definisce le indennità per particolari condizioni di lavoro spettanti all’art.86 comma 6…al personale infermieristico  per ogni giornata di effettivo servizio prestato:  nelle terapie intensive e nelle sale operatorie, b) nelle terapie sub-intensive e nei servizi di nefrologia e dialisi, c) nei servizi di malattie infettive e discipline equipollenti così come individuati dal D.M. del 30.1.1998 e s.m.i I servizi elencati nel presente comma sono individuati, nell’ambito del confronto regionale di cui all’art. 6, dalle Regioni in conformità alle disposizioni legislative di organizzazione vigenti.  Attualmente le aziende sanitarie,  applicano queste indennità in modo disomogeneo, causando discriminazioni e danni economici nei confronti di professionisti che lavorano in medesimi servizi, ma con retribuzioni differenti.

Le Segreterie Territoriali Nursind Marche, in merito al DGR 358/2018 hanno precisato le criticità per tutte le UU.OO. e rappresentato la problematica dell’inappropriata distribuzione del personale infermieristico e OSS nei turni h.24 nelle strutture ospedaliere, proprio in virtù dell’applicazione dei minutaggi assistenziali. In diverse UU.OO. il turno notturno resta in responsabilità e custodia di 1 solo infermiere, situazione inaccettabile, per la conseguente gestione deficitaria del Risk management.

In conclusione Le Segreterie Nursind Marche, non concordano con l’impianto organizzativo del nuovo manuale di accreditamento delle strutture ospedaliere. In 40 anni di SSN l’evoluzione socio-economica ha determinato molteplici cambiamenti e complessità, che la regione poteva dimostrare di voler governare con maggior coraggio e spirito d’innovazione. I criteri posti dal DGR 358/2018, fotografano l’esistente. Una realtà deludente che professionisti sanitari e cittadini meritano rinnovata e più aderente ai bisogni emergenti di salute.

Elsa Frogioni
Segretaria Territoriale Nursind Ancona-Marche

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