quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 17 MAGGIO 2019
Alzheimer: finanziamento europeo di oltre 3 mln per l'Irccs Centro Neurolesi ‘Bonino Pulejo’

Il consorzio europeo del progetto SensApp coinvolge anche Belgio, Austria, Svezia e Finlandia. Il contributo italiano, coordinato dall’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isasi) è stato selezionato tra 375 proposte. L’obiettivo è lo sviluppo di un sensore per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, tramite un semplice prelievo di sangue.

"L’Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo di Messina ha ottenuto un finanziamento dalla Commissione europea di oltre 3 milioni di euro mediante il consorzio europeo, per lo sviluppo di un super-sensore per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer, attraverso un semplice esame del sangue. Il progetto, coordinato dall’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isasi) è stato selezionato tra 375 proposte e nell’ambito del pilastro di eccellenza FET Open del programma Horizon 2020". È quanto si legge in una nota dell'Istituto.
 
"Il primo gennaio 2019, il progetto europeo SensApp (Super-sensitive detection of Alzheimer’s disease biomarkers in plasma by an innovative droplet split-and-stack approach), ha avuto avvio ufficiale. L’obiettivo - spiega la nota - è lo sviluppo di un sensore per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, tramite un semplice prelievo di sangue. Il nuovo dispositivo consentirà una diagnosi rapida e non invasiva e un intervento terapeutico tempestivo e mirato".
 
"Il consorzio europeo di progetto - prosegue la nota - è composto da 6 unità che includono l’Università di Bruxelles (Belgio), l’Università di Linz (Austria), il Centro ricerche VTT della Finlandia, l’Irccs Cemtro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina e l’azienda Ginolis specializzata in sistemi di automazione per la diagnostica (Finlandia). Il progetto vede coinvolti anche alcuni ricercatori e professori universitari del Dipartimento di ingegneria chimica, dei materiali e della produzione (Università di Napoli Federico II), associati a Cnr-Isasi".
 
"Nello specifico, il progetto mira a sviluppare un sensore totalmente innovativo in grado di rilevare i marker specifici del morbo di Alzheimer (beta-amiloide, tau, tau fosforilata) da una semplice goccia di sangue prelevata dal paziente. La tecnologia abilitante - aggiunge la nota - è stata nominata “droplet-split-and-stack” e si basa sull'effetto piroelettrico, consentendo di superare i limiti di diffusione riscontrati nei test immunologici tradizionali".

“Fare parte di un Consorzio Europeo - ha dichiarato il Prof. Placido Bramanti, Direttore scientifico del 'Bonino Pulejo' - con Paesi evoluti sul piano scientifico come Finlandia, Svezia, Austria e Belgio, rappresentando l’Italia insieme al Consiglio nazionale delle ricerche, è per noi motivo di orgoglio e di prestigio, che porta il nostro Irccs e la nostra Regione a livelli internazionali. Lo studio che sarà condotto dall’equipe della dott.ssa Emanuela Mazzon, è preludio di una epocale svolta nella diagnosi precoce della malattia di Alzhaimer, attraverso una tecnica semplice, quale può essere una minima applicazione cutanea”.

"Ad oggi - specifica la nota -, i marker suddetti vanno ricercati nel liquido spinale del paziente che viene prelevato tramite puntura lombare, un intervento poco praticabile e che richiede l’ospedalizzazione del paziente. Tenendo conto la grande diffusione della malattia e la crescente aspettativa di vita, il sensore sviluppato dal progetto SensApp rivoluzionerà l’approccio clinico alla malattia di Alzheimer con un enorme impatto sulla società.
SensApp è un fulgido esempio di ricerca a rilevanza traslazionale su scala internazionale, - conclude la nota - con impatto diretto sulla società". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA