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Venerdì 17 MAGGIO 2019
Aulss 5 Polesana. Consiglieri di opposizione chiedono intervento della Regione dopo documento-denuncia di 1.300 dipendenti

"Ieri è stato consegnato al Prefetto di Rovigo un documento sottoscritto da 1.300 lavoratori della dirigenza e del comparto nel quale si lamentano condizioni di lavoro inaccettabili”, annunciano i consiglieri regionali Patrizia Bartelle (IIC), Piero Ruzzante (LEU) e Cristina Guarda (AMP). “La Lega farebbe meglio a darsi concretamente da fare visto che la realtà sembra essere molto lontana dall’ideale di sanità-modello troppo spesso decantata”

"Ieri è stato consegnato al Prefetto di Rovigo un documento sottoscritto da 1300 lavoratori della dirigenza e del comparto dell’Ulss 5 nel quale si lamentano condizioni di lavoro inaccettabili”. È quanto si legge in una nota congiunta dei consiglieri regionali Patrizia Bartelle (Italia in Comune), Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Cristina Guarda (Lista Amp).
 
"In particolare, le maggiori difficoltà riguardano la scarsità di organico che molto spesso non consente di assicurare i servizi e le cure ai cittadini - aggiungono i consiglieri -, la riduzione degli investimenti in ambito sanitario, l’inerzia di fronte alla fallimentare programmazione degli accessi a medicina e alle scuole di specializzazione, il blocco del contratto della dirigenza medica-veterinaria che si protrae da ormai 10 anni”.
 
"La partecipazione alla mobilitazione - precisano - vede coinvolti anche componenti della dirigenza e questo è particolarmente grave perché ciò significa che chi dovrebbe amministrare la sanità non è messo in condizione di lavorare al meglio e questo si ripercuote su tutto l’organico e sul servizio erogato al cittadino”.
 
Abbiamo chiesto alla Regione cosa intenda fare per risolvere il problema. Certo è - concludono - che la Lega, anziché continuare a dire che va tutto bene e che chi parla male della sanità è un gufo, farebbe meglio a darsi concretamente da fare visto che la realtà sembra essere molto lontana dall’ideale di sanità-modello troppo spesso decantata”

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