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Lunedì 20 MAGGIO 2019
Policlinico Sassarese. Nursind: “Per quanto ancora i lavoratori dovranno essere messi alla prova?”

C’è apprensione per le sorti del policlinico. “Ad oggi i lavoratori del Policlinico Sassarese non hanno ricevuto neanche un euro del fondo di integrazione salariale, mentre da oggi le ostetriche non sono più previste in turno”, spiega la segretaria territoriale Fausta Pileri, che chiede chiarimenti in merito alla possibilità che “sia permesso di rientrare ad amministrare la futura azienda a chi l’ha distrutta”. Il Tribunale di Sassari ha dichiarato il fallimento del Policlinico lo scorso gennaio.

“Ad oggi i lavoratori del Policlinico Sassarese non hanno ricevuto neanche un euro del fondo di integrazione salariale, mentre da oggi le ostetriche non sono più previste in turno: è veramente questa la direzione intrapresa dalla Regione Sardegna? Quella di chiudere un altro punto nascita storico nel centro di una città già martoriata dai precedenti amministratori?”. A porre la questione, nel dibattito in corso sulla vicenda della clinica, è Fausta Pileri, segretaria territoriale per Sassari del Nursind, sindacato autonomo degli infermieri.

C’è apprensione per le sorti del policlinico, spiega la sindacalista. Che chiede in particolare chiarimenti in merito voci secondo cui “verrà permesso di rientrare ad amministrare la futura azienda a chi l’ha distrutta, nonostante le sovvenzioni pubbliche, causando un buco da 39 milioni di euro”.
 
“Come parte sociale – dichiara la segretaria territoriale del Nursind Sassari – auspichiamo davvero che giustizia e istituzioni politiche mostrino ai cittadini sardi che i danni perpetrati a sfavore della società civile vengono perseguiti e condannati. Fin qui i lavoratori non hanno ricevuto altro che un messaggio arrecante la scritta ‘la sua domanda è stata accolta’, ma non hanno visto un solo euro. Per quanto tempo centinaia di lavoratori dovranno essere ancora messi alla prova? Adesso anche il punto nascita sembra essere a rischio”.

“Gli interventi della giustizia unitamente a quelli della parte politica, in un’ottica di ripristino della buona amministrazione e ristoro delle iniquità subite dai dipendenti e dalla popolazione, sono veramente attesi e saranno molto sentiti”, conclude Pileri. 

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