quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 31 MAGGIO 2019
Medicina di genere. Fnomceo: “Gender gap anche sulla salute? Colmiamolo”

L’Ordine dei medici commenta l’approvazione del Piano nazionale per l’applicazione e diffusione della Medicina di genere. Anelli: “Comprendere come il genere influisca sulla diagnosi, sulla risposta alle terapie e sulla sensibilità agli effetti collaterali, ma anche sull’incidenza delle patologie e sull’accesso alle cure è una questione di appropriatezza e di equità, che permette di realizzare appieno gli obiettivi di efficienza efficacia e universalità del nostro Ssn”.

Grande la soddisfazione della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) per l’approvazione del Piano nazionale sulla Medicina di genere, presso la quale è attiva dal 2015 un’apposita Commissione, coordinata da Teresita Mazzei, alla quale partecipano esperti della materia.
 
“Ma già da prima – sottolinea una nota - la Federazione è impegnata sul tema: sono stati più di venti, negli ultimi anni, i corsi residenziali di Formazione organizzati, dai vari Ordini, in giro per l’Italia. Mentre, a luglio dello scorso anno, è arrivato il corso di formazione a distanza “La Salute di genere”, aperto a tutti i medici italiani, accreditato nell’ambito dell’Educazione continua in medicina, gratuito e ancora fruibile attraverso la piattaforma Fadinmed”.

“Al 7 maggio scorso erano più di 14 mila i colleghi che avevano partecipato a questo percorso di formazione, uno dei più graditi in assoluto - spiega Teresita Mazzei -, segno dell’attualità e della necessità di aggiornamento su queste tematiche, così importanti ma ancora poco note. Salutiamo  dunque con piacere questo Piano per la diffusione dell’approccio di genere in medicina, che, auspichiamo, vedrà il coinvolgimento della Fnomceo sulla formazione, come già previsto, ma anche sull’informazione e la comunicazione”.

“Comprendere come il genere influisca sulla diagnosi, sulla risposta alle terapie e sulla sensibilità agli effetti collaterali, ma anche sull’incidenza delle patologie e sull’accesso alle cure è una questione di appropriatezza e di equità, che permette di realizzare appieno gli obiettivi di efficienza efficacia e universalità del nostro Servizio Sanitario nazionale - afferma il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Il medico va informato e formato sulla Medicina di genere, non solo attraverso il percorso accademico ma anche nel post lauream, in particolare attraverso l’Educazione continua in medicina. Per questo come Fnomceo proporremo alla nuova Commissione nazionale Ecm di includere tra le tematiche speciali di interesse nazionale la Medicina di genere, per implementare l’organizzazione e premiare la partecipazione a corsi sulla materia. Ma anche l’informazione è fondamentale: presto apriremo sui nostri siti delle sezioni dedicate”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA