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Mercoledì 05 GIUGNO 2019
Infermieri. “Dall’intramoenia alla presa in carico dei pazienti”. Le proposte Nursind per valorizzare le competenze professionali

Capisaldi: “Dare la possibilità di carriera a un numero più elevato di professionisti e non limitarla a percentuali di una cifra, dare garanzie a chi investe sulla propria formazione, evitare lo sfruttamento del personale turnista, valorizzare le professioni sanitarie nella contrattazione e nella libera professione come avviene per i medici, prevedendo una sezione autonoma di contrattazione e un’indennità di esclusività”. LE SLIDE, LA BROCHURE

Oggi si è tenuta a palazzo Faletti una conferenza programmatica dove il principale sindacato infermieristico, il Nursind, ha esposto la propria proposta di valorizzazione delle competenze professionali delle professioni sanitarie. L’iniziativa è propedeutica all’apertura dei tavoli contrattuali per il rinnovo del CCNL 2019-2021 e all’evoluzione legislativa in ambito sanitario.
 
“L’infermiere – si legge in una nota - oggi è un professionista laureato ma pagato ancora come se fosse diplomato. Nel frattempo formazione e responsabilità sono notevolmente aumentate. È un professionista che ha una carriera precarizzata e un lavoro disagiato dai turni dove lo sfruttamento è legalizzato da deroghe contrattuali all’orario del lavoro”.
 
“C’è bisogno – afferma il segretario nazionale del Nursind Andrea Bottega – di una proposta innovativa che auspichiamo venga condivisa dalle istituzioni e dalle altre forze sindacali. Quella che oggi abbiamo illustrato e consegnata al dibattito pubblico è fondata sui seguenti capisaldi: dare la possibilità di carriera a un numero più elevato di professionisti e non limitarla a percentuali di una cifra, dare garanzie a chi investe sulla propria formazione, evitare lo sfruttamento del personale turnista, valorizzare le professioni sanitarie nella contrattazione e nella libera professione come avviene per i medici, prevedendo una sezione autonoma di contrattazione e un’indennità di esclusività.”
 
Tutte queste rivendicazioni hanno un fondamento di valore: “l’esercizio professionale dell’assistenza infermieristica non si basa tanto sull’erogazione di prestazioni, come molte altre professioni, ma si caratterizza per la presa in carico del paziente a trecentosessanta gradi. Tale presa in carico comporta maggiore autonomia e responsabilità e pretende maggiori competenze e notevoli flessibilità”.
 
 “La presa in carico – continua il segretario Nursind – mette le professioni infermieristiche sullo stesso piano di quella medica. Le nuove responsabilità a garanzia del corretto procedere nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale e la necessaria continuità assistenziale, soprattutto in un contesto dove si stanno sviluppando le aree per intensità di cura, devono comportare una valorizzazione che prenda atto di questa evoluzione.”
 
“Saranno necessari interventi legislativi e rivedere norme contrattuali con i necessari stanziamenti economici. Ciò che auspichiamo – conclude Bottega – è una condivisione dei fondamenti della nostra proposta, presa in carico e continuità assistenziale, per una azione comune su più fronti.”

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