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Mercoledì 05 GIUGNO 2019
Scuola in ospedale. Al Regina Margherita di Torino arrivano i libri-gioco

L’iniziativa nasce durante la lezione a una piccola paziente del reparto di Oncoematologia dell'ospedale Infantile. “La maestra stava raccontando a Bea la storia di cappuccetto rosso con un libro molto speciale...un libro che rappresenta la storia...anzi permette ai bambini di interpretare la storia”, spiega la Città della Salute. Da lì l'idea di coinvolgere alcune ragazze del Commerciale – Istituto Comprensivo Pinerolo 1 nella realizzazione di un nuovo progetto.

Si intitola “Riccioli d'oro e i tre orsi”. E' un libro per l'ospedale Regina Margherita, per i suoi piccoli pazienti e per la Scuola in ospedale. Una fiaba, un libro, un gioco interattivo realizzato con la collaborazione degli studenti del Commerciale – Istituto Comprensivo Pinerolo 1 e delle maestre della scuola dell'Infanzia Agazzi.

“Tutto inizia nel periodo natalizio – spiega la Città della Salute in una nota -- Beatrice ascolta una lezione di maestra Ripalta nella sua stanza del reparto di Oncoematologia dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Ormai sono passati alcuni mesi dalla diagnosi di Leucemia ed i ricoveri in ospedale sono routine. Mentre osservo la maestra mi accorgo che sta raccontando a Bea la storia di cappuccetto rosso con un libro molto speciale...un libro che rappresenta la storia...anzi permette ai bambini di interpretare la storia. Al termine la maestra racconta che è l'unico che ha trovato nel suo genere. Osservando il libro ci si accorge che è un prodotto artigianale ed è interamente fatto di tessuto ed una grande dose di fantasia”.

A gennaio viene proposta a Maestra Ripalta e Paola Quaglia una collaborazione per creare un libro ENGIM da donare all'ospedale Regina Margherita, attivando una esperienza con alcune ragazze del Commerciale – Istituto Comprensivo Pinerolo 1. L'idea piace e parteciperanno anche le maestre della scuola dell'Infanzia Agazzi (Maestra Roberta e Maestra Tiziana) che seguono volontariamente Beatrice durante le lezioni a domicilio (la scelta della fiaba è loro).  Adesso il lavoro è finito: un capolavoro di manualità e fantasia.

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