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Giovedì 06 GIUGNO 2019
Medici in piazza l’8 giugno. Cisl Medici: “Piena solidarietà ai lavoratori delle funzioni pubbliche”

"Non tollereremo ancora le vacue promesse della politica, che non accetteremo mai che in Italia ci siano sanità diverse e quindi cittadini di serie A e di serie B, che difenderemo ad ogni costo i principi fondamentali dell’art. 32 della Costituzione. Per un Ssn degno di tale nome e della tradizione acclarata che l’Italia può ancora vantare". Così il segretario generale Biagio Papotto, esprimendo solidarietà ai medici che scenderanno in piazza.

“Siamo convintamente e saldamente al fianco di tutti i lavoratori che manifesteranno sabato 8 giugno per reclamare l’attenzione troppo spesso negata dal Governo ai servizi pubblici e a chi deve garantirli in prima persona, lavorando senza mezzi e con risorse umane sempre più inadeguate”. Lo ha dichiarato Biagio Papotto, Segretario Generale Cisl Medici, che poi prosegue analizzando più da vicino le difficoltà presentate dalle categorie in agitazione.
 
“I sindacati delle funzioni pubbliche di Cisl, Cgil e Uil chiedono giustamente risorse adeguate per il rinnovo contrattuale 2019/2021 - continua Papotto -. E allora noi cosa dovremmo fare? Il contratto 2016/2018 per l’area della sanità balla ancora tra promesse e faticose trattative, una vera e propria ‘tela di Penelope’. Le organizzazioni sindacali poi reclamano il superamento del precariato, maggiori risorse organizzative, strumentali e di personale, sicurezza sul lavoro, riconoscimento della fattispecie usurante della professione, così come misure volte al benessere organizzativo e lavorativo, finanziamento certo e stabile del Fondo Sanitario Nazionale, per garantire davvero i Lea, il superamento delle fallimentari politiche di rientro delle regioni in disavanzo… solo per citare alcuni punti. Come si fa a non essere d’accordo?”, si domanda ancora il segretario generale.
 
“Noi aggiungiamo decisi che non tollereremo ancora le vacue promesse della politica, che non accetteremo mai che in Italia ci siano sanità diverse e quindi cittadini di serie A e di serie B, che difenderemo ad ogni costo i principi fondamentali dell’art. 32 della Costituzione. Per un Ssn degno di tale nome e della tradizione acclarata che l’Italia può ancora vantare, nonostante tutto, e che un grande Paese democratico deve garantire, siamo stretti alle colleghe e ai colleghi che scendono in piazza l’8 Giugno contro gli egoismi e le assenze di certa politica. Siamo certi che in tutte le prossime occasioni avremo anche noi al nostro fianco quei lavoratori, in una nuova visione solidaristica e matura del ruolo comune che – pur con le ovvio differenze – un sindacato pubblico deve avere”, conclude Papotto.
 

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