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Mercoledì 12 GIUGNO 2019
Eastman. Cisl Fp: “Umberto I e Regione non rispettano l’accordo del 2015. Ospedale alla deriva”

Con l’accordo la struttura dedicata all’odontoiatria è stata integrata strutturalmente e funzionalmente al Policlinico Umberto I. Dall’accordo doveva nascere un polo d’eccellenza ma su come sia andata il sindacato è di tutt’altro avviso: “Oggi contiamo ben sette servizi soppressi, altri cinque lavorano a ritmo ridotto. Senza parlare poi della cattiva organizzazione. Dobbiamo fermare questo declino”.

“Dal piano di rilancio allo smantellamento di fatto in soli 3 anni. L’Ospedale Eastman che da struttura odontoiatrica doveva diventare il punto di riferimento per i servizi sanitari integrati rivolti soprattutto a bambini, fasce svantaggiate, disabili e pazienti penitenziari sta vivendo la fase più nera di una deriva inconcepibile: prestazioni cancellate, reparti ridotti, nuovi servizi che non funzionano. E personale altamente qualificato lasciato in abbandono. Il tutto nell’indifferenza dell’azienda Umberto I, alla quale l’Eastman è stato accorpato nel 2016, e nel silenzio della Regione Lazio, responsabile del servizio sanitario regionale”. La denuncia arriva dal segretario territoriale della Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Giovanni Fusco che mette l’accento sul “prezzo salatissimo che grava su utenti e personale sanitario, tecnico, assistenziale, amministrativo e professionale. Lo stesso personale che, per  veder riconosciuti i propri diritti salariali, si è dovuto rivolgere  al giudice del lavoro, attraverso una causa pilota, che ha già condannato l’Azienda”.

“Dall’accordo sulla fusione del 2015 doveva nascere un polo d’eccellenza all’interno del più grande policlinico d’Italia, ma la realtà è tutt'altra”, attacca il sindacalista. “Oggi contiamo ben sette servizi soppressi: otorinolaringoiatria, oculistica, endodonzia, accoglienza, cardiologia, centro prelievi e analisi, posti letto h24. Altri cinque lavorano a ritmo ridotto: ortodonzia, camera operatoria, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia orale e radiologia. E’ così anche per il pronto soccorso oculistico, per la pedodonzia, per la preospedalizzazione centralizzata testa-collo. Con il paradosso di un intero reparto allestito di tutto l’arredo necessario (comprese tv e divani) che è vuoto da oltre 3 anni. Senza parlare poi della cattiva organizzazione: il Cup non ha un planning dedicato per le visite specialistiche e così le liste di attesa si allungano a dismisura, mentre tra Eastman e la clinica odontoiatrica del Policlinico continuano ad esserci ticket di importo diverso per prestazioni identiche”.

“Dobbiamo fermare questo declino che rischia di disperdere un patrimonio di competenze e professionalità enorme e di rendere inservibile una delle poche strutture odontoiatriche specializzate del Lazio”, conclude Fusco. “Faremo sentire la nostra voce fino alla mobilitazione: Azienda Umberto I e Regione Lazio devono fare la loro parte mantenendo le promesse assunte attraverso gli atti sottoscritti tra Regione Lazio e Policlinico. O i cittadini romani e i tanti pazienti che ogni giorno si rivolgono alla struttura finiranno per dover rinunciare a un altro punto di forza della sanità regionale”.

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