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Martedì 18 GIUGNO 2019
Malpractice medica. Misiti (M5S): “Presto una proposta di legge per combatterla”

A lanciarla Massimo Misiti, medico ortopedico, componente della V Commissione Bilancio della Camera, durante un convegno svoltosi a Roma e promosso dal Collegio Italiano dei Chirurghi dal titolo “Malpractice, informazione, pubblicità ingannevole e suggestiva: un danno per il Ssn”.

“Una proposta di legge per chiedere il rispetto della dignità del medico nel rispetto della dignità dei pazienti e la giusta informazione nei confronti di quella che è la definizione dell’errore medico e il limite tra errore stesso e complicanza che potrebbe insorgere in qualsisia atto chirurgico”.

È la proposta formulata oggi dal deputato Massimo Misiti, medico ortopedico, componente della V Commissione Bilancio della Camera, durante un convegno svoltosi a Roma e promosso dal Collegio Italiano dei Chirurghi dal titolo “Malpractice, informazione, pubblicità ingannevole e suggestiva: un danno per il Ssn”, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Società Scientifiche Italiane della Chirurgia insieme ad esponenti del mondo della magistratura, dell’avvocatura e delle istituzioni.

Non si contano i casi di aggressioni ai danni dei camici bianchi, che sono sempre più costretti a difendersi da chi una volta si affidava totalmente alle loro sapienti mani.

Nel corso dei lavori è emerso che ogni anno “sono più di 35mila azioni legali intraprese da pazienti che denunciano presunti casi di malasanità. Eppure, nonostante questi processi siano destinati nel 95% dei casi penali e nel 90% di quelli civili a risolversi in un nulla di fatto, i procedimenti legali sono in costante aumento. Da queste premesse nascono conseguenze fortemente negative non solo per il Ssn e per gli operatori che prestano la loro attività professionale ma, anche, per gli stessi cittadini che del Ssn dovrebbero beneficiare in assoluta serenità”.

“L’errore in campo medico esiste, come in qualunque settore: In campo medico la specificità della situazione lo rende tuttavia sempre gravido di conseguenze – ha detto Filippo La Torre, presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi (Cic) – non bisogna, però, confondere l’errore con le “prevedibili ma non sempre prevenibili” complicanze. Bisogna controllarlo accuratamente e fare il possibile per evitarlo con meccanismi tanto severi quanto sicuri, riducendolo al minimo e, nel contempo, assicurare all’utente il giusto risarcimento di un eventuale danno subito. Purtroppo, in assenza di una legislazione che chiarisse i termini della “responsabilità professionale” e della “colpa medica”, già all’inizio degli anni ’90 i procedimenti sono aumentati a dismisura, così come i costi delle assicurazioni sul rischio ed i tempi (e i costi) conseguenti dei procedimenti giudiziari. La Legge Gelli/Bianco, frutto di oltre 2 anni di lavoro di sintesi e compromesso tra posizioni differenti, ha cercato di fare chiarezza. Il Ssn Italiano è per definizione universalistico ed è considerato, in campo internazionale, una nostra vera eccellenza; Questo ancora oggi nonostante i tagli ventennali alla Sanità abbiano ridotto significativamente l’offerta. Va quindi riconosciuto agli operatori sanitari la capacità di averne conservato, comunque, l’elevata qualità nonostante la riduzione dei numeri”.
 
 
“Occorre quindi ridurre il contenzioso – ha proseguito La Torre – gli operatori sanitari e le organizzazioni aziendali si sono dotate di sistemi di maggiore efficienza e controllo del ‘rischio’  per ridurre l’errore in sanità, come dettato dalla Legge, ma il numero di contenziosi è in progressivo aumento Forse deve essere riferito allo sforzo di Agenzie, studi legali ed Associazioni attraverso una pubblicità verso le denunce di Malpractice, da noi definita ingannevole e suggestiva? A mio parere la risposta è positiva in quanto, offrendo, a fronte dell’incipit, nessun costo a carico dell’attore, dimostra la volontà di andare incontro ad un evidente business”.

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