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Mercoledì 26 GIUGNO 2019
Medicinali omeopatici. Commissione UE dice no a proposta di cambiargli nome da ‘farmaci’ a ‘sostanze’”

A chiarirlo è stato il commissario europeo alla salute Andriukaitis, rispondendo all'interrogazione presentata Juvin (PPE). La Commissione ha ribadito anche che i medicinali omeopatici non devono menzionare specifiche indicazioni terapeutiche e devono essere diluiti in misura sufficiente a garantirne la sicurezza. Inoltre, la loro etichettatura deve menzionare chiaramente che essi sono "medicinali omeopatici senza indicazioni terapeutiche approvate".

"Non vi è alcuna intenzione di modificare la direttiva 2001/83/CE, in relazione ai medicinali omeopatici o di cambiare la loro denominazione in 'sostanze omeopatiche'". A chiarirlo è stato il commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis, rispondendo a nome della Commissione all’interrogazione presentata da Philippe Juvin (PPE), sui medicinali omeopatici. In particolare, nell’interrogazione era stato richiesto “di assicurarsi che il termine medicinale venga utilizzato unicamente in riferimento a prodotti per la salute la cui efficacia e sicurezza sia stata provata” e, conseguentemente, di proibirne l’uso in riferimento ai “prodotti omeopatici che affermano di avere proprietà medicinali”.
 
Nella risposta Andriukaitis ha inoltre sottolineato che la legislazione dell'UE in materia di medicinali omeopatici è stata introdotta nel 1992 "proprio allo scopo di garantire la loro qualità e sicurezza, fornendo al tempo stesso una chiara indicazione della loro natura omeopatica. Peraltro, al momento dell’adozione della normativa, l’Unione ha ritenuto che, nonostante le differenze esistenti tra gli Stati membri, i consumatori europei fossero adeguatamente protetti nel momento in cui sceglievano dei medicinali omeopatici".

La Commissione ha infine ribadito anche che, sulla base dell’attuale processo di registrazione semplificato, i medicinali omeopatici non devono menzionare specifiche indicazioni terapeutiche e devono essere diluiti in misura sufficiente a garantirne la sicurezza. Inoltre, la loro etichettatura deve menzionare chiaramente che essi sono "medicinali omeopatici senza indicazioni terapeutiche approvate" e recare un avvertimento che consiglia di consultare un medico se i sintomi persistono.

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