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Giovedì 04 LUGLIO 2019
Contratto dirigenza medica e sanitaria. Torna il sereno: raggiunta intesa verbale tra Aran e Sindacati sui fondi contrattuali

A quanto si apprende dopo le polemiche di ieri con l’abbandono del Tavolo da parte di alcune sigle oggi nella nuova riunione si sarebbe raggiunta un’intesa di massima sul tema caldo dei fondi contrattuali. Obiettivo chiudere la trattativa entro luglio.

Sì all’armonizzazione dei fondi contrattuali ma con clausole di garanzia e tutela per ogni professione. È questa, a quanto si apprende, la sintesi dell’intesa verbale raggiunta oggi nella riunione tra Aran e sindacati. Dopo le dure polemiche di ieri, sembra dunque esser tornato il sereno tra le due parti.
 
Per quanto riguarda le risorse (aumenti medi di 200 euro) l’intesa sarebbe già stata trovata anche se manca ancora il via libera del Mef al nuovo Atto d’indirizzo. Ok anche ai percorsi di carriera (gestionale e professionale) su cui sono stati proposti dai sindacati alcuni emendamenti che dovrebbero essere accolti dall’Agenzia.
 
Sul tema dei fondi unici (soprattutto per quello di risultato) su cui alcuni sindacati hanno manifestato la loro contrarietà, l’idea sarebbe quello sì di armonizzarlo tra le diverse professioni (come proponeva Aran) ma inserendo delle clausole di garanzia per tutelare le risorse destinate alle singole professioni.  
 
Gli altri fondi (disagio e posizione) verranno armonizzati. Ma i sindacati si aspettano un incremento di minimo 100 mln sul fondo di disagio per dare risposte alle sofferenze dei professionisti negli ospedali.
 
In ogni caso, per dare seguito all’accordo verbale, ora l’Aran dovrà modificare la bozza di contratto inserendo tutte le modifiche su cui si è raggiunta l’intesa. Il calendario, a questo punto è fitto, e prevede numerose riunioni da qui alla fine del mese per chiudere la trattativa a fine luglio.
 
L.F.

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