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Martedì 09 LUGLIO 2019
Fials contro Zingaretti: “Assistenza a pezzi. Grillo revochi la nomina di commissario ad acta”

Per il sindacato “L’impegno di Zingaretti da qualcuno potrà essere considerato encomiabile, però non tiene conto del ruolo primario che ricopre di presidente del Lazio e di commissario ad acta”. Nel frattempo “la nostra Regione è ancora nel guado dei debiti, pregressi e correnti”, le liste d’attesa “rimandano esami diagnostici e interventi chirurgici”, i reparti chiudono e gli operatori sanitari sono “al collasso per coprire i turni massacranti”.

“Liste d’attesa che rimandano esami diagnostici di trimestre in trimestre, interventi chirurgici programmati oltre i limiti consentiti, reparti d’eccellenza chiusi, emergenza in appalto, infermieri precari da 10 anni almeno, operatori sanitari al collasso per coprire i turni massacranti, pazienti disperati per dover ricorrere alla costosa sanità privata malgrado le tasse impegnative che ogni cittadino del nostro territorio paga. E’ la fotografia tanto tragica quanto oggettiva che delinea una sanità in disgrazia. E tutto questo accade mentre Nicola Zingaretti, smessi i panni di governatore del Lazio, fa il turista. Prima in Campania, poi in Liguria poi ancora chissà. Impegnato com’è a  scrivere il programma di governo che sottoporrà agli Italiani alle prossime elezioni politiche”. E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma, facendo riferimento alle visite per l’Italia di Zingaretti in qualità di segretario Pd.

Secondo il sindacato “l’impegno di Zingaretti da qualcuno potrà essere considerato anche encomiabile purtroppo però non tiene conto del ruolo primario che ricopre: quello di presidente del Lazio e di commissario ad acta per il piano di rientro dal deficit. Ed ecco che in virtù del fatto che la nostra Regione è ancora nel guado dei debiti, pregressi e correnti, e che nell’ultima settimana sono anche emersi ulteriori ammanchi finanziari per 26 milioni di euro dovuti a spese legali chiediamo una netta presa di posizione al ministro della Salute Giulia Grillo”.
 
“E’ necessario che la nomina di Nicola Zingaretti a commissario ad acta del Lazio debba essere revocata inderogabilmente – prosegue la nota della Fials Roma -. Se il governatore a oggi risulta impegnato nel ruolo di segretario del proprio partito di appartenenza, e altrettanto è stato anche chiamato in causa per occuparsi dell’emergenza rifiuti nella Capitale diventa tassativamente impraticabile che possa impegnarsi anche nel rientro dal debito sanitario e nelle gestione dell’assistenza per garantire servizi che oramai sono stati martoriati ridotti a lumicino”.
 
“Pertanto – conclude la Fials - è doveroso per il ministro Giulia Grillo che concordemente alla Ragioneria dello Stato e al Mef riesca velocemente a individuare una figura di primo piano che si possa occupare della sanità del territorio, che incrementi l’offerta ambulatoriale, abbatta le liste d’attesa, ripristini il ruolo della continuità assistenziale e, non ultimo, provveda a formulare le dovute direttive per regolarizzare il personale precario già vincitore di concorso. Diversamente la responsabilità dello sfacelo sanitario che stiamo vivendo ricadrà inevitabilmente sui vertici del ministero di Lungotevere a Ripa”.
 

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