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Giovedì 18 LUGLIO 2019
Assenteismo negli ospedali. Agli arresti 13 persone a Monopoli e 62 indagati al Cardarelli di Napoli. Grillo: “Licenziamento immediato”

In tutto sarebbero 46 gli indagati e sarebbero coinvolti anche 18 medici. L’accusa per gli operatori dell'ospedale della provincia di Bari, è di truffa aggravata ai danni dello Stato commessa in violazione dei doveri inerenti un pubblico servizio, false attestazioni e certificazioni sulla propria presenza in servizio commesse da dipendente della pubblica amministrazione, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e peculato. E intanto all'ospedale campano partono procedimenti per 62 furbetti del cartellino.

Un caso di diffuso assenteismo è stato scoperto nell'ospedale civile san Giacomo di Monopoli (Bari) dai carabinieri che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di 13 persone e provvedimenti di obbligo di dimora nei confronti di 20 dipendenti. Tra i coinvolti ci sono 18 medici tra cui 8 primari.
 
Sono 46 in tutto gli indagati per concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato commessa in violazione dei doveri inerenti un pubblico servizio, false attestazioni e certificazioni sulla propria presenza in servizio commesse da dipendente della pubblica amministrazione, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e peculato. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura. L'indagine è nata da segnalazioni ai carabinieri di Monopoli da parte di cittadini che lamentavano disservizi in ospedale. 
 
Sono 660 le ore di servizio sottratte all'ospedale `San Giacomo´ di Monopoli da medici, infermieri e operatori tecnici che, da ottobre 2018 a gennaio 2019, si sarebbero assentati dal posto di lavoro per andare a fare acquisti, al bar o nelle case al mare. Con le loro condotte i 46 indagati, 13 dei quali destinatari di misure cautelari degli arresti domiciliari e 20 dell'obbligo di dimora, avrebbero causato anche un danno economico alla ASL di Bari, quantificato in 25 mila euro. Nell'inchiesta è coinvolto anche un parcheggiatore che abusivamente stazionava all'esterno dell'ospedale e che «in più occasioni è stato sorpreso ad inserire il cartellino magnetico» di un' infermiera.
 
Le indagini dei Carabinieri, partite dopo le segnalazioni di alcuni cittadini che lamentavano disservizi all'ospedale di Monopoli, si sono avvalse di videoriprese con cinque telecamere installate ai varchi di accesso della struttura sanitaria, i cui dati sono stati poi incrociati con la documentazione acquisita negli uffici della direzione amministrativa.
 
Gli accertamenti, coordinati dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dal sostituto Chiara Giordano, hanno consentito di ricostruire le modalità con le quali gli indagati si assentavano fino ad alcune ore, grazie a false registrazioni dell'entrata e dell'uscita, facendo cioè timbrare il proprio cartellino a familiari, colleghi o conoscenti. In alcuni casi giustificavano, con false dichiarazioni, la mancata registrazione per «avaria della scheda, dimenticanza, smarrimento».
 
A tre autisti di ambulanza arrestati è contestato il reato di peculato per aver utilizzato i mezzi di servizio «per fini diversi da quelli istituzionali
 
Interventi sospesi
A causa del coinvolgimento di diversi medici e di responsabili di unità operative nell'inchiesta sull'assenteismo nell'ospedale di Monopoli che ha portato ai domiciliari 13 persone, alcune sedute operatorie previste per oggi sono state rinviate. Lo rende noto il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, che assicura l'uso delle sale operatorie per altri interventi.
 
“Pertanto - precisa Sanquedolce - le sale operatorie non sono ferme perché la direzione medica di presidio con il supporto di altri Direttori di unità operative ha evitato il mancato utilizzo delle sale chirurgiche per intervenire su altri pazienti urgenti». La direzione generale «ha offerto, e continuerà ad offrire - precisa ancora - massima collaborazione alle Autorità Giudiziarie competenti, e assicura, come già fatto per i casi Molfetta, la massima celerità nell'apertura dei procedimenti disciplinari previsti per legge e nella sospensione cautelare dal servizio prevista dalla legge a carico di tutti coloro che hanno abusato della loro qualità di dipendenti pubblici”.

La rabbia del Ministro Grillo. “NESSUNA TOLLERANZA con i farabutti del cartellino che prendono in giro lo Stato, rubano lo stipendio e, soprattutto, vengono meno ai loro doveri nei confronti di chi sta male. Questi signori non hanno capito che la musica è cambiata. Non solo andremo a scovare ogni episodio del genere, io chiedo per questi farabutti il licenziamento immediato! Fuori i disonesti dalla sanità!”. Commenta così la vicenda il Ministro della Salute, Giulia Grillo.
 

 

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