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Sabato 20 LUGLIO 2019
Medici di famiglia e farmaci. Bartolazzi replica a Fimmg: “Tutti possono migliorare”

Il sottosegretario alla Salute replica al segretario del sindacato dei medici di famiglia che ieri aveva criticato le affermazioni dell’esponente del Governo che aveva parlato di ‘ottimizzare’ le prescrizioni farmaceutiche dei Mmg. “Conosco molti Medici di medicina generale e non hanno alcuna difficoltà ad ammettere che si può fare di più e meglio. Loro, noi, tutti”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi diretta al segretario della Fimmg, Silvestro Scotti che  ieri aveva criticato le affermazioni dell’esponente del Governo che aveva parlato di ‘ottimizzare’ le prescrizioni farmaceutiche dei Mmg.
 
Egregio dr. Scotti,
ritengo doveroso rispondere alle sue dichiarazioni riportate ieri su Quotidiano Sanità, a seguito del mio intervento in occasione della presentazione del rapporto OSMED, presso la sede AIFA, lo scorso 18 luglio.
 
Premesso che lo scrivente ha un’alta considerazione del lavoro svolto dai medici della medicina generale, che lei ben rappresenta, e ne riconosce il ruolo fondamentale sul territorio a vantaggio di tutti i cittadini e del sistema.
 
E mi pare doveroso sottolineare che il lavoro svolto dai colleghi Mmg con competenza e passione sia fondamentale non solo per l'erogazione di prestazioni sanitarie di prossimità, ma anche per la sostenibilità del nostro SSN universalistico. Basti citare quanta importanza assume un corretto percorso diagnostico-terapeutico, soprattutto nei pazienti in condizioni di cronicità, che sia tale da ridurre al minimo il ricorso al pronto soccorso e gli accessi ospedalieri in generale.
 
Questa missione accomuna tutti noi medici (e non solo) in uno sforzo unitario a servizio dei pazienti e del Paese, pur nelle difficoltà imposte dal dilagare ormai cronico della medicina difensiva che tutti noi, ahimè, ben conosciamo.
 
Tornando alle Sue dichiarazioni di ieri, devo però sottolineare che le mie parole devono essere contestualizzate nel discorso che stavo facendo.
 
Le stesse seguono infatti la presentazione dei dati macro dell’OSMED che mostrano 29 miliardi di spesa farmaceutica sostenuta nel 2018 con una netta prevalenza di prescrizioni effettuata dai Mmg. Questo chiaramente è un dato statisticamente atteso, non sorprende nessuno, né tanto meno va interpretato come colpa.
 
Il mio intervento, inoltre, è stato immediatamente successivo a quello del Prof. Silvio Garattini, che a differenza dello scrivente è un esperto di farmaci, anzi è “l’esperto” di farmaci per eccellenza, che ha mostrato le cifre dell’esistenza di un’asimmetria informativa in ambito di prescrizione farmaceutica e, soprattutto, presentato dati inequivocabili sulla presenza di una moltitudine di farmaci ridondanti nel prontuario terapeutico con differenze di prezzo quasi sempre ingiustificate e poco conosciute, che vanno a impattare negativamente sulla spesa sanitaria.
 
Ora, pur comprendendo il suo ruolo dr. Scotti quale segretario nazionale della FIMMG che deve necessariamente rappresentare e tutelare al meglio i propri iscritti, appare alquanto improbabile che mentre per tutte le altre professionalità mediche e specialistiche del SSN vi siano margini di miglioramento delle performance sanitarie, e nella fattispecie prescrittive, invece nulla si possa dire dei medici di medicina generale (e in particolar modo di quelli iscritti alla FIMMG…) che, come lascia intendere il loro più alto rappresentante, non necessitano di alcuna "ottimizzazione" operando già al massimo dell'efficienza.
 
Per onestà intellettuale bisognerebbe affermare invece che tutti possono fare meglio, e lo dico da medico oltre che da sottosegretario alla Salute, perché se è vero che il nostro SSN è considerato internazionalmente uno dei sistemi sanitari migliori al mondo, è altrettanto vero che non esiste alcuna categoria di “fenomeni”, di professionisti “perfetti” o non criticabili. Conosco molti Mmg e non hanno alcuna difficoltà ad ammettere che si può fare di più e meglio. Loro, noi, tutti.
 
L’Agenzia italiana del farmaco rende disponibili report regionali sul consumo dei farmaci con l'obiettivo principale di fornire uno strumento preciso a supporto della programmazione sanitaria e delle iniziative di formazione e informazione. Le grandi differenze di spesa presenti sul nostro territorio, non supportate da fenomeni epidemiologici, devono far riflettere tutti noi e spero anche i medici appartenenti al suo sindacato.
 
Due giorni fa, nelle conclusioni del mio intervento all’Aifa (forse non è stato ben compreso), lungi dal colpevolizzare l'operato di qual si voglia categoria medica, ho voluto ribadire semplicemente la necessità di ottimizzare sempre più le performance di tutti gli operatori del sistema per raggiungere l'obiettivo comune di mantenere un SSN universalistico e sostenibile.
 
Prendo atto che lei a nome della FIMMG abbia bocciato nettamente l'ipotesi da me azzardata di prevedere incentivi premianti per le migliori performance. Questo lusinga, forse, gli iscritti al sindacato (e il suo segretario nazionale), e allo stesso tempo solleva lo scrivente dallo sforzo di reperire in questo momento storico tutt’altro che semplice, ulteriori risorse finanziarie per questi incentivi.
 
Per compensare poi le mie conoscenze della medicina generale che risalgono al periodo universitario e necessitano dunque - come ha detto lei dr. Scotti - di "ottimizzazione", sarei ben felice di confrontarmi con la FIMMG pubblicamente, nella consapevolezza che solo con un dialogo sano e costruttivo si possono ampliare le conoscenze, migliorare le pratiche e far nascere le idee.
 
Armando Bartolazzi
Sottosegretario alla Salute

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