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Lunedì 22 LUGLIO 2019
L’alcol negli adolescenti riduce lo sviluppo dei testicoli

Questo è quanto dimostrato dallo studio appena pubblicato su Andrology, condotto da un gruppo di ricercatori italiani. Sono stati coinvolti 10124 ragazzi intervistati e di questi 3816 anche visitati, gli autori dello studio forniscono una stima della prevalenza dei comportamenti a rischio e dei disturbi andrologici, soprattutto dimostrando che i comportamenti a rischio durante l'adolescenza incidano negativamente sullo sviluppo dei testicoli riducendone il volume.

Gli adolescenti maschi che fumano e bevono ed hanno comportamenti a rischio danneggiano la propria salute sessuale e riproduttiva proprio in una fase della vita molto delicata, in cui si sviluppa l’apparato riproduttivo e cresce il volume dei testicoli. Questo è quanto dimostrato dallo studio appena pubblicato su Andrology la più importante rivista scientifica internazionale in tema di andrologia e fertilità maschile da un gruppo di ricercatori italiani (Risk behaviours and alcohol in adolescence are negatively associated with testicular volume: results from the Amico-Andrologo survey. Andrology. 2019 Jun 11).
 
“Con questo studio abbiamo confermato che ancor prima della diagnosi precoce è fondamentale informare e sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione! Uno stile di vita sano protegge non solo la loro salute, ma anche la sessualità e la fertilità” è quanto afferma Andrea Lenzi, Endocrinologo e Coordinatore dell’intero Progetto di Prevenzione Andrologica - Amico Andrologo che presenta anche un intero sito web dedicato alla educazione e all’informazione dei giovani maschi.
 
Lo studio ha come primo firmatario della pubblicazione Daniele Gianfrilli, un giovane ricercatore della Scuola di Endocrinologia della Sapienza di Roma. Si tratta di una delle più ampie ricerche mai condotti sulla salute andrologica negli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori tra i 18 e 19 anni.
Sono stati coinvolti 10124 ragazzi intervistati e di questi 3816 anche visitati, gli autori dello studio forniscono una stima della prevalenza dei comportamenti a rischio e dei disturbi andrologici, soprattutto dimostrando che i comportamenti a rischio durante l'adolescenza, come soprattutto l’abuso di alcool ed il binge drinking tipico di quest’età, incidano negativamente sullo sviluppo dei testicoli riducendone il volume, che rappresenta un indice di salute riproduttiva compromessa.

Questa ricerca, finanziata dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della salute italiano nell'ambito del progetto "Prevenzione in andrologia – Campagna Amico Andrologo" e che ha visto la collaborazione di diverse Università Italiane guidate dalla Sapienza Università di Roma e della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams), ha mostrato come l'alcol possa essere uno dei fattori con il maggiore effetto negativo, comportando una riduzione superiore a 4 o 5 mL sul volume testicolare bilaterale (cioè equivalente ad una riduzione di circa un quinto del totale), osservata rispettivamente in chi ha un consumo moderato (in media 2 unità alcoliche al giorno durante i fine settimana) o elevato (in media 3 o più unità alcoliche per giorno durante i fine settimana) a differenza di chi beve occasionalmente (in media meno di 2 unità alcoliche al giorno durante i fine settimana). Una unità alcolica corrisponde ad una lattina/bottiglia di birra (330 ml), un bicchiere di vino (125 ml), una lattina/bottiglia di pop drink, 1 cocktail/spritz o un bicchierino di superalcolico (40 ml).

“I risultati di questo lavoro - prosegue Lenzi - possono non solo aumentare la consapevolezza della vulnerabilità dello sviluppo testicolare durante l'adolescenza, ma anche fornire un messaggio socialmente rilevante per promuovere la riduzione dei comportamenti a rischio a partire da giovanissimi”.

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