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Sabato 27 LUGLIO 2019
Diritto a malattia per corsisti medicina generale. Il Simeg chiede il parere delle Regioni

Il 14 giugno scorso, il Ministero della Salute, in risposta al sollecito del Simeg, aveva inviato alle Regioni una nota nella quale aveva espresso “orientamento favorevole” al riconoscimento, anche per i medici in formazione specifica in medicina generale, del diritto all’assenza per malattia, al di fuori dei 30 giorni previsti per motivi personali, per periodi inferiori a 40 giorni, senza che ciò determini interruzione della formazione. Simeg: "Attendiamo risposta dalle Regioni".

Il Dipartimento di Medicina Generale (Simeg) dell’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm), in una lettera inviata in data 25 luglio 2019, ha chiesto alla Conferenza delle Regioni e Province Autonome un parere in merito al diritto alle assenze per malattia di durata inferiore a 40 giorni per i medici in formazione in Medicina Generale.


A seguito dei chiarimenti ricevuti dal Miur, su richiesta del Sigm, con la nota del 5 febbraio 2019 che ha precisato che, per i medici in formazione specialistica, le assenze inferiori a 40 giorni, debitamente certificate, non vengano computate nell’ambito dei 30 giorni previsti dall’art. 40, comma 4 del d.lgs. 368/99, quali assenze per motivi personali, il Dipartimento di Medicina Generale del Sigm ha ritenuto opportuno avere chiarimenti riguardo tale aspetto anche per i corsisti in formazione in medicina generale.

Il 14 giugno scorso, il Ministero della Salute, nella figura di Rossana Ugenti, Direttore delle Professioni Sanitarie e Risorse Umane, in risposta al sollecito del Simeg, aveva inviato alle Regioni una nota nella quale aveva espresso “orientamento favorevole” al riconoscimento, anche per i medici in formazione specifica in medicina generale, del diritto all’assenza per malattia, al di fuori dei 30 giorni previsti per motivi personali, per periodi inferiori a 40 giorni, senza che ciò determini interruzione della formazione, ritenendo altresì che la questione investa la sfera di competenza delle Regioni e Province Autonome “che necessariamente devono essere interpellate in ordine alla accoglibilità di quanto formulato dal Segretariato di indirizzo”.

"Restiamo in attesa di risposta da parte delle Regioni riguardo tale questione e vi teniamo aggiornati", conclude il Simeg. 

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