quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 29 LUGLIO 2019
Farmacie. A Treviso quelle vicino agli ospedali saranno aperte h24 per 365 giorni all’anno

L’accordo fra ordine professionale, sindacati e Azienda Sanitaria trevigiana mira ad agevolare i pazienti in dimissione, in particolare quelli del PS, dove gli accessi avvengono spesso di notte o nei weekend “ “Le esigenze dei pazienti sono in aumento, noi professionisti della salute dobbiamo dimostrare la nostra sensibilità con le nostre azioni. La farmacia deve diventare un presidio come un ospedale inserendosi totalmente nel SSN”, spiega il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Treviso, Giuseppe Losego.

L’Ordine dei farmacisti di Treviso, in occasioni delle nuove turnazioni, che partiranno dal primo gennaio 2020, ha reso obbligatorio il servizio di apertura delle croci verde in prossimità di ogni ospedale per 365 giorni all’anno e per 24 ore al giorno. Un accordo rivoluzionario condiviso fra ordine, associazioni sindacali e Azienda Sanitaria trevigiana.

“Con l’ultimo provvedimento regionale “Turni e ferie” – spiega il Presidente dell’ordine dei farmacisti di Treviso Giuseppe Losego - viene semplificato e normato l’accesso alla farmacia di turno, estendendo e agevolando l’acquisizione del farmaco, oltre all’acquisizione di quei prodotti che prima erano a discrezione del farmacista. Faccio un esempio: se all’una di notte una persona ha bisogno di un aerosol oppure di un litro di latte per un bambino, il farmacista ora non può più scegliere se darlo o meno, ora il farmacista lo vende come se fossero le 10:00 del mattino”.  

Una grande opportunità che verrà data a tanti utenti che non solo potranno comprare latte ed aerosol, ma in particolare modo, uscendo dall’ospedale, dopo ore e ore di permanenza in PS, non dovranno girare alla ricerca della farmacia di turno, che può trovarsi anche a 10 km dall’ospedale.

“Dopo la riforma regionale, l’ampliamento all’accesso dei prodotti nelle farmacie di turno, ci ha fatto fare delle riflessioni assieme alla Ulss di Treviso - spiega il Presidente Losego – come ad esempio ampliare il servizio cercando di risolvere il problema al paziente che dopo essere stato, ad esempio,  al pronto soccorso per 3 ore si trova con la prima farmacia di turno non vicinissima”.

“Le esigenze dei pazienti sono in aumento - conclude Losego – noi professionisti della salute dobbiamo dimostrare la nostra sensibilità con le nostre azioni. La notte non è uno scherzo, se si pensa che mediamente nella nostra farmacia, le chiamate notturne sono mediamente una decina, ma ci fa piacere essere a servizio del cittadino mettendoci a disposizione del paziente. La farmacia deve diventare un presidio come un ospedale inserendosi totalmente nel SSN”.

E. S.

© RIPRODUZIONE RISERVATA