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Lunedì 29 LUGLIO 2019
Visite presso le case di riposo per il rinnovo dei piani terapeutici. Progetto sperimentale a Pinerolo

Da marzo oltre 160 pazienti – ed entro settembre saranno 200 - hanno già rinnovato il loro piano terapeutico, senza doversi spostare dalla loro residenza. Per il Dg Boraso “un progetto che rappresenta un ottimo esempio di rinnovamento gestionale, realmente centrato sulle esigenze del paziente, ottica che la nostra Azienda sta sempre di più sostenendo, traducendola in azioni concrete”.

La Asl To3 ha dato il via a un progetto sperimentale dedicato ad una particolare area territoriale dove, grazie alla disponibilità degli specialisti della Neurologia dell’Ospedale “E. Agnelli” di Pinerolo, struttura diretta dal Dott. Carmelo Labate, a muoversi non sono i pazienti bensì i medici che li devono visitare per il rinnovo dei piani terapeutici. “A causa di una recente modifica delle indicazioni terapeutiche” spiega il Dott. Labate “tutti i pazienti affetti da demenza che assumono terapia con antipsicotici per disturbi comportamentali connessi alla patologia, devono essere valutati da specialisti della struttura pubblica, per confermare le terapie e compilare un piano terapeutico da rinnovare periodicamente.”

L’Asl TO3 ha a disposizione di questi pazienti il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze - CDCD, attivato a Pinerolo nel 2018 presso l’Ambulatorio della Struttura complessa Neurologia dell’Ospedale, oltre a quello già presente presso l’Ospedale di Rivoli. A fronte delle nuove disposizioni, le richieste di visite presso il CDCD sarebbero aumentate notevolmente, considerato che il piano terapeutico è il documento contenente il dettaglio personalizzato delle terapie e delle modalità di assunzione per ciascun paziente. “Avremmo potuto semplicemente aspettare che le Residenze portassero i pazienti qui in ambulatorio, con il conseguente appesantimento ed allungamento delle liste d’attesa” prosegue il Dott. Labate.

I maggiori disagi, evidenzia la Asl nella nota, “sarebbero senza alcun dubbio toccati ai pazienti, per i quali un trasferimento in ambulanza, a volte lungo e faticoso, può comportare rischi di scompenso psichico e fisico. In generale, si sarebbe comunque trattato di un aggravio per tutti, come ad esempio per le RSA, che avrebbero dovuto organizzare i trasporti per ogni singola persona, e per i servizi delle ambulanze, ai quali questo genere di trasporto sottrare risorse che dovrebbero prioritariamente essere destinate all’emergenza”.

Riconsiderare la situazione da un altro punto di vista ha consentito di individuare la soluzione migliore. “Non la più semplice, per i servizi AslTO3, che si sono dovuti riorganizzare non solo dal punto di vista operativo, ma soprattutto per quanto riguarda gli aspetti formali e autorizzativi previsti dalla normativa,
 
che coinvolgono diversi ambiti, dal distretto territoriale alla distribuzione farmaci”. Con il sostegno della Direzione Generale dell’Azienda, il progetto è stato condiviso con il Distretto Pinerolese, diretto dalla Dott.ssa Paola Fasano, con i medici di Medicina Generale del Pinerolese e con la Farmacia Ospedaliera dell’ASLTO3, diretta dalla Dott.ssa Grazia Ceravolo. Dallo scorso marzo ha quindi preso il via concretamente un fitto calendario di visite presso le RSA, effettuate dai Medici Neurologi dell’Ospedale di Pinerolo in aggiunta alle attività di routine. Da allora, oltre 160 pazienti – entro settembre saranno 200 - hanno già rinnovato il loro piano terapeutico, senza doversi spostare dalla loro residenza e con il vantaggio ulteriore di una più stretta collaborazione fra i Responsabili medici ed infermieristici delle RSA ed i medici del CDCD, in particolare qualora si ravvisi la necessità di una valutazione più approfondita di singoli pazienti.

“Abbiamo avviato la sperimentazione nel territorio del Pinerolese” osserva il Direttore Generale ASLTO3 Dott. Flavio Boraso “per la presenza, qui particolarmente numerosa, di residenze che ospitano pazienti interessati dal rinnovo periodico di piani terapeutici, ma soprattutto per la disponibilità dimostrata dai professionisti che lavorano all’interno del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze e che desidero pertanto ringraziare. Si trattava, a fronte di una novità normativa, di individuare strategie differenti, con un cambio di prospettiva non sempre facile per un’azienda sanitaria, tenuta ad osservare procedure burocratiche che, seppur giustificate, possono rivelarsi a volte piuttosto rigide. Questo progetto rappresenta quindi un ottimo esempio di rinnovamento gestionale, realmente centrato sulle esigenze del paziente, ottica che la nostra Azienda sta sempre di più sostenendo, traducendola in azioni concrete.”

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