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Giovedì 08 AGOSTO 2019
Tagli alla sanità privata. Aiop Lazio diffonde volantini-denuncia: “I cittadini devono sapere”

“I cittadini che fruiscono dei nostri servizi sulle conseguenze del “taglio” di una ulteriore quota economica del 6% destinata alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, diagnostica di alta specialità compresa”, afferma la presidente Jessica Faroni motivando l’iniziativa. “Ci devono essere altri sistemi per pareggiare i conti, noi come associazione siamo disponibili al dialogo, siamo pronti a discuterne. Ma se la controparte non si siede ad un tavolo…”. IL VOLANTINO

Tac, risonanze magnetiche, ecografie. Gli imprenditori della sanità privata laziale denunciano il “taglio” di una ulteriore quota economica del 6% destinata alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, diagnostica di alta specialità compresa. Lo fanno con un volantino-denuncia distribuito nelle 115 strutture associate perché “gli effetti di questo ulteriore provvedimento rischiano di ricadere sui cittadini-utenti sia sul piano economico che sull’allungamento dei tempi di erogazione dei servizi”. I cittadini che fruiscono dei servizi devono, dunque, essere informati sulle “conseguenze del taglio di una ulteriore quota economica del 6% destinata alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, diagnostica di alta specialità compresa”, spiega la presidente di Aiop-Lazio Jessica Faroni. “Gli utenti devono essere messi al corrente di come cambia nei fatti il loro rapporto economico con il sistema. Certo non sono gli amministratori regionali a spiegarlo”.

Ma “il risparmio che si andrebbe a realizzare con la contrazione disposta dalla Regione Lazio mediante l’adozione del Decreto del Commissario ad Acta n. 246 del 1° luglio scorso – per Faroni -  stride letteralmente con l’intento, oggi noto a tutti, di perseguire l’abbattimento delle liste d’attesa (tra l’altro in modo farraginoso e poco efficace) perché, sul piano pratico, colpirebbe proprio l’erogazione delle prestazioni in numero tale da vanificare invece la riduzione delle liste stesse”.

Per la presidente Aiop “altri sistemi per pareggiare i conti devono esserci. Noi come associazione siamo disponibili al dialogo, siamo pronti a discuterne. Ma se la controparte non si siede ad un tavolo ...”

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