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Lunedì 27 FEBBRAIO 2012
Farmacie speciali. Sciopero collaboratori per mancato rinnovo contratto

Proclamato per il 30 marzo lo sciopero dei collaboratori delle farmacie pubbliche, da 14 mesi in attesa del contratto. Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil: “Condividiamo le preoccupazioni di Assofarm, ma le liberalizzazioni non possono essere un pretesto per non rinnovare il contratto”.

Stato di agitazione per gli oltre 3.000 addetti delle farmacie pubbliche in attesa del rinnovo del contratto nazionale di lavoro da 14 mesi e proclamazione di una giornata di sciopero per la giornata del 30 marzo prossimo. È quanto hanno annunciato le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil al termine di un incontro di trattativa con Assofarm, l’associazione delle  farmacie comunali che, secondo quanto riferito da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil, ha comunicato di “non essere disponibile a proseguire ed a concludere positivamente il negoziato in seguito ai potenziali effetti dei recenti interventi legislativi in tema di liberalizzazioni”.

“La liberalizzazione delle farmacie – ha replicato il segretario nazionale della Fisascat Rosetta Raso - non deve essere il pretesto per non rinnovare i diritti e le tutele per gli oltre 3.000 addetti dipendenti delle farmacie pubbliche e delle quali ora più che mai è necessario ribadire l’importante ruolo sociale di presidio territoriale nei confronti della collettività. Pur condividendo le preoccupazioni e le perplessità sugli effetti del provvedimento varato dal Governo sulle liberalizzazioni – ha aggiunto Raso - siamo convinti che rinnovare il contratto di lavoro rappresenti anche un messaggio politico, cioè che è proprio attraverso la contrattazione che sarà possibile gestire gli effetti di una norma che non farà altro che generare una concorrenza sfrenata danneggiando gli stessi lavoratori che saranno coinvolti in misura crescente da una flessibilità dell’orario di lavoro e dalla diminuzione delle maggiorazioni applicate sul lavoro straordinario,domenicale e festivo”.

“Come temevamo la liberalizzazione delle farmacie, così come quella degli orari degli esercizi commerciali e delle professioni sta generando una conflittualità che si ripercuote purtroppo sui lavoratori che sono i primi a fare le spese di una concorrenza senza controllo che calpesta le tutele contrattuali”, ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri. “Un settore sensibile ed essenziale come è quello delle farmacie speciali – ha concluso - merita di essere salvaguardato anche attraverso i percorsi di professionalità garantiti dal contratto nazionale che difenderemo convinti che sia lo strumento cardine per tutelare il lavoro e per ristabilire relazioni sindacali proiettate alla stabilità del settore”.
 

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