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Martedì 17 SETTEMBRE 2019
Numero chiuso a Medicina. Anelli (Fnomceo) a Fioramonti: “I giovani non vanno illusi, vanno aiutati a diventare ottimi professionisti”

Dopo l’Anaao anche l’Ordine dei medici interviene sulle parole del Miinistro dell’Istruzione che ha parlato di un’eliminazione graduale del numero chiuso. “È avvilente ricominciare da zero! Oggi non mancano i medici, mancano gli Specialisti, mancano i medici di Medicina Generale”.

“È avvilente ricominciare da zero! Oggi non mancano i medici, mancano gli Specialisti, mancano i medici di Medicina Generale. Al Ministro Fioramonti, che rispolvera l’idea di abolire il numero chiuso alla Facoltà di Medicina, chiediamo quale risposta voglia dare ai 10000 giovani medici laureati, abilitati, che non riescono ad accedere alla specializzazione o alla formazione in Medicina Generale. E non perché bocciati, ma perché i posti sono troppo pochi, perché i finanziamenti sono insufficienti. Quale risposta voglia dare ai cittadini che, tra pochi anni, secondo gli studi compiuti dal sindacato Anaao-Assomed, si troveranno con 16700 specialisti in meno, mentre i medici intrappolati nell’imbuto formativo, fermi tra laurea e specializzazione, saranno cresciuti e diventati 18000; a quei cittadini, uno su tre secondo i dati Fimmg, che si rimarranno senza medici di famiglia”.
 
È amaro lo sfogo del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, di fronte alle prime dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che, in un’intervista al Corriere della Sera, ha affermato di voler andare verso un’abolizione graduale del numero chiuso a Medicina. Ma aprire l’accesso senza aver prima smaltito l’imbuto formativo e senza una riforma strutturale del sistema formativo farebbe, secondo Fnomceo, collassare il sistema, senza risolvere peraltro nei tempi necessari la carenza di specialisti, che riuscirebbero a formarsi quando già l’emergenza dovuta alla ‘gobba pensionistica’ sarebbe superata.
 
“La ricetta per uscire dall’impasse è una e una sola: Il Ministro deve garantire ad ogni iscritto a medicina che, quando si laureerà, troverà ad aspettarlo una borsa di specializzazione o per la Medicina Generale – continua Anelli -. Ogni medico ha il diritto di completare il suo percorso formativo, accedendo alla formazione post lauream secondo le sue inclinazioni e i fabbisogni del Servizio Sanitario. Ogni cittadino ha il diritto ad essere curato dai migliori professionisti, senza differenze negli accessi e nei trattamenti”. 
 
“Oltre 10.000 giovani medici aspettano una risposta alla loro richiesta di ottenere una borsa di specializzazione o per la medicina generale. 10.000 giovani medici disoccupati, inoccupati, sottoccupati che, allo stesso tempo, costituiscono la migliore risorsa per il nostro Paese: se completamente formati risolverebbero, in tempi adeguati, l’emergenza della gravissima carenza dei medici SPECIALISTI!!!! – conclude -. Ancora una volta dichiariamo la nostra disponibilità a contribuire a una riforma organica ed efficace della Formazione, dall'accesso alla specializzazione, modificandone anche i percorsi e le modalità. Buon lavoro Ministro, e lasci perdere il numero chiuso. I giovani non vanno illusi, vanno aiutati a diventare ottimi professionisti”.
 
 

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