quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 18 SETTEMBRE 2019
Oss, graduatorie in scadenza, ma per 50 operatori il futuro è ancora incerto. Gallus “fiducioso” sul loro reinserimento entro la fine di settembre 

Rimasta ad oggi sulla carta la Risoluzione della commissione Salute dello scorso 17 luglio che impegnava l’assessorato a fornire all’Ats gli indirizzi per lo scorrimento delle graduatorie 2010-2013, in scadenza il prossimo 30 settembre. Eppure, segnala la Fsi-Usae, nei reparti delle Assl c’è grande bisogno di Oss. Ma il presidente della Commissione, Domenico Gallus, è ottimista: “L’assessore si è impegnato in tutti i modi per poter dare risposte a questi lavoratori. Siamo fiduciosi che verranno convocati a breve per svolgere il corso di aggiornamento e poter essere  reimpiegati nell’area sanitaria di loro competenza entro il 30 settembre 2019”.

“La Federazione Sindacati Indipendenti si domanda che valore abbiano le risoluzioni della Commissione Sanità visto che poi le aziende sanitarie non si adeguano a quanto disposto. Mancano gli Oss in tutti i reparti dell’ ATS ed anche dell’ AOU e si sta cercando di mandare a casa una cinquantina di Oss che hanno superato le cinque proroghe”. La denuncia arriva da un comunicato di Mariangela Campus, Segretaria territoriale della Fis Usae, che chiede “l’intervento urgente dell’Assessore regionale competente affinché si metta fine alle logiche distorte che continuano a creare ingiustizie e disuguaglianze per coloro che hanno diritti ormai acquisiti da anni”.

Il riferimento è il mancato scorrimento delle graduatorie per Oss approvate dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013 dall’ATS, a pochi giorni dalla loro scadenza (30 settembre 2019).

“In data 18 Giugno 2019 - spiega il sindacato - la Commissione Sanità ha audito la FSI e il comitato Oss formato da lavoratori in servizio da oltre 50 mesi, idonei nelle varie graduatorie di Olbia, Sassari, Nuoro e Oristano. Oggi, con una nota inviata all’Assessore regionale per la Sanità, al Presidente della Commissione Sanità, al Direttore Generale dell’Assessorato e al Commissario Straordinario, abbiamo chiesto che fine abbia fatto la Risoluzione n° 3 (in allegato)  approvata all’unanimità nella seduta del 17 Luglio 2019 dalla Sesta Commissione permanente che impegnava l’assessore per la Sanità a valutare, nel più breve tempo possibile, l’opportunità di impartire indirizzi conformi alla volontà espressa dal Consiglio regionale e finalizzati a salvaguardare gli operatori sociosanitari inseriti nelle graduatorie approvate dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2013, che attualmente prestano servizio (a tempo determinato o con contratti di lavoro flessibile) presso le aziende sanitarie sarde e coloro che, pur non prestando più servizio, erano inseriti nelle predette graduatorie”.

“Nella risoluzione – rileva Campus - si chiedeva all’assessore di effettuare un monitoraggio circa lo scorrimento delle graduatorie e relativi contratti di lavoro diversi dal tempo indeterminato. A quindici giorni dal 30 settembre 2019, data della scadenza delle graduatorie, tutto tace”.

La FSI-USAE, vista l’impossibilità all’ottemperanza della Risoluzione n° 3, chiede in alternativa l’applicazione del punto 2 del protocollo 1714/2019, che prevede che le graduatorie possano essere utilizzate nel caso di “presenza, nelle graduatorie approvate dal 01.01.2010 al 31.12.2013, di personale in servizio a tempo determinato o con contratti flessibili presso l’Azienda che procede all’assunzione”. “A questi Oss – secondo Campus - può essere tramutato il contratto da tempo determinato a tempo indeterminato senza nessun corso o valutazione visto che hanno dimostrato le proprie capacità sul campo, da oltre 50 mesi. Si rammenta inoltre che l’Unione Europea ha di recente condannato l’Italia per eccesso di precariato e l’utilizzo improprio di contratti a tempo determinato all’interno della Pubblica Amministrazione”.

La segretaria della FSI puntualizza ancora: “Si è appreso inoltre che si vogliono mandare a casa gli Oss che hanno superato le cinque proroghe, persone di oltre 50 anni con una lunga esperienza alle spalle. Eppure la carenza degli Oss in quasi tutti i reparti delle Aziende sanitarie sarde sta creando notevoli problemi soprattutto relativi al demansionamento del personale infermieristico per sopperire alla carenza di queste figure. Molte cause, intentate dagli infermieri per demansionamento, stanno vedendo le amministrazioni soccombere, con un ulteriore danno per le stesse Aziende”.

Sull’argomento, il 3 settembre 2019, anche la Segretaria della Commissione Sanità, Carla Cuccu (M5S), aveva sollecitato la tutela di questi lavoratori attraverso un’interrogazione: “La Sesta Commissione permanente ha ricevuto e ascoltato una delegazione di Operatori socio sanitari inseriti nelle graduatorie concorsuali approvate dal primo gennaio 2010 al 31 gennaio 2013 e non utilizzate dall’ATS Sardegna. Questi operatori sono stati di fatto esclusi, con modalità che non risultano coerenti con la legislazione regionale. Non solo: questa esclusione genera effetti negativi in termini di economicità e efficienza dell’azione amministrativa. Per tali motivazioni, nella seduta del 16 luglio 2019, ho favorevolmente votato la risoluzione n° 3 approvata dalla Commisione sanità, vorrei sapere dall’Assessore Nieddu se sia stata data attuazione”.

Sulla questione il Presidente della Commissione consiliare sanità, Domenico Gallus (UDC Sardegna), riferisce al nostro giornale che proprio nella giornata di ieri, martedì 17 settembre 2019, si è trovato impegnato in Commissione con la seconda audizione di una delegazione di Operatori Socio Sanitari: “Nel corso della mattinata odierna abbiamo ricevuto gli operatori idonei sia delle graduatorie 2010-2013, sia di quelle approvate nel 2017. Per quanto riguarda i primi, abbiamo confermato ciò che avevamo già previsto nella risoluzione. Agli operatori invece delle graduatorie 2017, abbiamo dovuto ribadire che con tutta la nostra disponibilità, ma da un punto di vista etico e morale, era doveroso dare con priorità una risposta a coloro che il concorso l’hanno svolto 4/5 anni prima e la cui graduatoria ha una scadenza prevista per il 30 settembre 2019. Mentre per scorrere le loro graduatorie, c’è tempo ancora ben un anno e mezzo. Senza dimenticare che i concorsi per Oss non possono però nemmeno essere bloccati”.

“Per gli Oss nelle graduatorie 2010-2013 – evidenzia in conclusione Gallus - siamo dunque fiduciosi di una soluzione poiché, nel proporre nuovamente la risoluzione n. 3 all’Assessore per la Sanità, già approvata nel mese di luglio, egli si è impegnato in tutti i modi per poter dare risposte a questi lavoratori. Verranno infatti convocati a breve perché possano svolgere il corso di aggiornamento/riabilitazione previsto dalla nota prot. 1714/2019, e poter essere così reimpiegati nell’area sanitaria di loro competenza. Siamo consapevoli che si tratta di un impegno gravoso, sarà per noi un’importante sfida, che intendiamo assolutamente portare a termine entro l’ultimo del mese, ossia il 30 settembre 2019”.  
a
Elisabetta Caredda

© RIPRODUZIONE RISERVATA