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Lunedì 23 SETTEMBRE 2019
Fascicolo sanitario elettronico: stop alle Regioni, la gestione (per uniformità) diventa nazionale. Circolare Agid

Con una circolare dell'Agenzia per l'Italia Digitale è stata superata la gestione regionale del Fascicolo sanitario elettronico, al quale si può ora accedere tramite un portale nazionale. Ecco le regole. LA CIRCOLARE.

Fascicolo sanitario elettronico (FSE): l’assistito accede al portale nazionale, immette le credenziali ammesse e una volta identificato, l’accesso al FSE da parte sua può avvenire in uno dei seguenti scenari:

- esistenza del sistema regionale di assistenza FSE: in questo caso, verificata la RDA dell’assistito e l’operatività del sistema regionale, INI reindirizza in modo automatico l’assistito sul sistema regionale che gestisce il FSE senza dover reinserire le credenziali di accesso. Tale processo si attiva anche in caso di sussidiarietà per la regione;

- non esistenza o non operatività del sistema regionale di assistenza FSE: nel caso in cui INI gestisce l’indice dei metadati associati ai documenti di un assistito, previsto nei casi d’uso definiti nella “Procedura per l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico mediante i servizi messi a disposizione dall’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità e per la predisposizione e gestione, attraverso tale infrastruttura, dell’indice con i metadati dei documenti sanitari relativi agli assistiti risultanti nell’Anagrafe Nazionale degli Assistiti”, INI permette l’accesso al FSE dell’assistito attraverso tre tipi di servizi.

Questi sono:

- gestione consenso: è possibile visualizzare lo stato dei consensi espressi (consenso all’alimentazione, alla consultazione e al pregresso). È possibile revocare uno o più consensi già espressi; se viene revocato il consenso all’alimentazione, il fascicolo dell’assistito viene chiuso, e non sarà possibile fornire il consenso all’alimentazione mediante servizio messo a disposizione da INI conformemente alle disposizioni del Garante Privacy. Inoltre, è possibile esprimere il consenso alla consultazione e quello al pregresso (quest’ultimo qualora non sia già stato espresso in precedenza);

- consultazione documenti: è possibile consultare la lista dei propri documenti in base a dei parametri di ricerca (ad esempio la data di creazione documento). Ottenuta la lista dei documenti, per ciascuno di essi è possibile visualizzare i dati generali del documento, recuperare il singolo documento sanitario e oscurare tale documento, che pertanto non risulterà visibile ai professionisti e operatori sanitari che lo prendono in cura. Il documento continua a essere visibile all’assistito, che può in ogni caso revocare l’oscuramento in qualsiasi momento. Tra i documenti consultabili ci sono anche le ricette dematerializzate messe a disposizione dal Sistema TS: prescrizioni e prestazioni farmaceutiche e specialistiche;

- consultazione accessi: è possibile consultare tutti gli accessi fatti al proprio FSE, sia i propri accessi che quelli fatti dagli operatori sanitari. Sono visualizzabili, tra le altre, le seguenti informazioni: la data e ora dell’accesso, il tipo di operazione eseguita, il nominativo di chi ha eseguito l’accesso.

A stabilire le modalità di accesso unico al Fascicolo Sanitario Elettronico e alla gestione temporanea dell’indice dei metadati dei documenti sanitari è l’ultima circolare Agid (Agenzia per l'Italia Digitale), datata 2 settembre, ma entrata in vigore il 16 settembre, giorno di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La circolare disciplina una nuova procedura di accesso al Fascicolo sanitario elettronico unificata su tutto il territorio nazionale, che quindi supera le problematiche derivanti dalla gestione regionale degli accessi (come l'obbligo di riaccreditarsi per tutti coloro che si trasferiscono in una nuova Regione e il rischio di duplicazioni e disallineamenti informativi).

Accanto al nuovo portale nazionale, l'Agid ha disciplinato anche le funzionalità messe a disposizione delle Regioni e delle Province autonome da parte dell'INI. L’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità realizzata dal ministero dell’Economia.

Per quanto riguarda la gestione dell’indice del FSE, la circolare prevede quattro opzioni:

- la Regione di assistenza di un assistito richiede “sussidiarietà temporanea” all’INI in quanto i propri servizi di interoperabilità (o parte di essi) non sono ancora in esercizio. In questo caso, INI ha il compito di gestire l’indice temporaneo per tutti gli assistiti della RDA, fornendo per essi i servizi di interoperabilità;

- l’assistito effettua un cambio della regione di assistenza e la nuova Regione di assistenza non ha ancora effettuato la richiesta di trasferimento dell’indice. In questo caso l’indice è trasferito dalla Regione precedente a INI che ha il compito di gestirlo fino a quando la nuova Regione non è in grado di recepirlo (eventualmente su richiesta);

- l’assistito effettua un cambio di residenza (presso un’altra regione oppure all’estero mantenendo l’assistenza in Italia) e non è nota la Regione di assistenza. In questo caso l’indice è trasferito dalla Regione precedente a INI che ha il compito di gestirlo fino a quando l’assistito non scelga una Regione di assistenza e quest’ultima sia in grado di recepirlo (eventualmente su richiesta da parte della Regione di assistenza a INI che detiene temporaneamente l’indice del FSE dell’assistito);

- l’assistito fornisce per la prima volta il consenso all’alimentazione presso una regione diversa dalla propria di assistenza e la regione di assistenza ha richiesto la “sussidiarietà temporanea” all’INI. In quest’ultimo caso, l’indice temporaneo che deve essere predisposto da INI sarà inizialmente vuoto.
L’indice temporaneo non è gestito da INI in caso in cui l’assistito non ha né residenza né assistenza in Italia.

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