quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 03 OTTOBRE 2019
Speranza: “Impegno del Governo è superare il superticket. Ma servono 490 mln”. E su riforma ticket: “Bisognerà studiare metodologia efficace”

Il Ministro della Salute torna sulla questione anche dopo le parole del premier Conte e chiarisce che sul superticket “nella Nota di Aggiornamento al Def c'è un impegno unitario di tutto il Governo a superarlo progressivamente e farò in modo che questo progressivamente sia il prima possibile”. E poi sulla riforma complessiva delle compartecipazioni precisa: “Immaginare un modello che ci consenta di abbassare una diga che oggi purtroppo c'è nell'accesso ai servizi sanitari”.

“Nel Governo non c'è chi è contro o favorevole al superticket. Nella Nota di Aggiornamento al Def c'è un impegno unitario di tutto il Governo a superarlo progressivamente e farò in modo che questo progressivamente sia il prima possibile. Mi batterò per superarlo e spero che i sindacati mi aiutino. Farlo costa 550 milioni l'anno: 60 sono stati già stanziati dal Governo precedente per l'anno prossimo, dobbiamo capire come trovare i restanti 490 milioni”. È quanto ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo intervento al convegno `Diritti alla sanità´ organizzato oggi a Roma da Cisl Fp, Fnp e Cisl pensionati.
 
“Dobbiamo superare questo balzello di 10 euro perché aumenta le discriminazioni e lavoreremo per superarlo progressivamente - ha ribadito il ministro - Ogni persona che non accede ai servizi sanitari è una sconfitta e c'è un pezzo di Paese che non si cura per motivi economici. Proviamo ad abbattere questa diga”
 
Speranza ha poi parlato anche della riforma complessiva dei ticket. “Bisognerà studiare una metodologia efficace che consenta di evitare esternalita' negative, ma io penso che sia obiettivo del governo, e anche questo è nella nota di aggiornamento al Def, immaginare un modello che ci consenta di abbassare una diga che oggi purtroppo c'è nell'accesso ai servizi sanitari. In modo particolare, ci sono ancora troppe persone che non si curano come dovrebbero per motivi economici e questa per me è una priorità assoluta”.
 
Il Ministro ha toccato anche il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. “Si fa un gran parlare di sicurezza, spesso in modo improprio. La vera emergenza sicurezza è che tre persone al giorno muoiono sul lavoro. E questo non è degno di un Paese civile. Il primo atto compiuto da me, dal ministro Catalfo e dalle parti sociali - ha ricordato - è stato metterci al tavolo per costruire soluzioni possibili, iniziare a lavorare su questioni che ci consentono di dare una risposta. Non mi voglio rassegnare a questo e bisogna fare una battaglia, per questo l'8 ottobre convocherò la Commissione sicurezza sul lavoro presso il ministero della Salute”.
 
Infine una battuta anche sull'emergenza rifiuti a Roma: “C’è bisogno di massima attenzione e siamo in contatto con il sindaco Raggi”.
 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA