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Lunedì 07 OTTOBRE 2019
Concorso ASL Foggia. Solo retaggio culturale?



Gentile Direttore,
poco prima del termine delle prove orali del concorso pubblico per otto TSRM indetto dall’azienda OO.RR di Foggia, è stata pubblicata la data della prima prova della selezione pubblica per tre TSRM presso l’ASL. É più che lecito chiedersi il perché di un duplice bando di gara per una stessa provincia date le attuali esigenze di fare economia. Se lo è chiesto anche l’Ordine dei TSRM e PSTRP, dopo una anonima segnalazione avvenuta tramite l’app preposta, e inviando una lettera alla Regione Puglia, al Ministero e all’ANAC, scrive: “…le richiamate linee guida hanno affermato a chiare lettere la necessità di espletamento di concorsi in forma centralizzata o aggregata, con effettuazione delle prove in ambiti territoriali ampi, pratica determinata quale “obbligatoria” per le amministrazioni centrali e opportunità consigliata per tutte le restanti amministrazioni, dato che consente un’adeguata partecipazione ed economicità dello svolgimento della procedura concorsuale ..”  

È proprio la Direttiva n.3 del 24 aprile 2018 - Linee guida sulle procedure concorsuali - a definire l’obbligo di accentrare le risorse, prerogativa non rispettata in questa occasione. Purtroppo la segnalazione non finisce perché il 24 settembre - giorno della prima prova - molte sono state le criticità documentate dai presenti, con video registrati in sede d’esame.  Assenza di criteri nell’identificazione e nell’abbinamento univoco del plico prova al candidato, libera scelta del posto e di movimento senza accompagnatore, dilatarsi del tempo per l’espletamento della prova causa ridotto numero del personale, consegna della prova nel caos totale con possibilità di un consulto elettronico grazie agli smartphone, unico responsabile addetto al ritiro prove. Un quadro di palese sottovalutazione dell’impegno, lontano dalle “.. regole di legalità, trasparenza, imparzialità, efficienza e buon andamento che presidiano l’accesso per concorso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni ..”. Sempre lo stesso Ordine di Foggia, con la collaborazione di pochi testimoni presenti ai fatti, ha preso in carico la faccenda denunciando l’illecito alle forze d’ordine che sono al vaglio dell’accaduto. Questo, a quanto pare, non ha rallentato la correzione degli elaborati consegnati, iniziata qualche giorno fa.

Purtroppo e ancora una volta, siamo di fronte ad un episodio difficile da raccontare. Basti solo pensare ai sacrifici, di tempo ed economici fatti dai candidati per poi affrontare una prova priva di correttezza e costruita sulle basi di un ricorso scontato. Una professione, quella dei TSRM, narratrice di un’altra storia di incompetenza, riversata su coloro che ripongono speranze e futuro in una selezione pubblica. Mi pare pleonastico ricordare le poche possibilità di selezione presenti nella regione, o allargando le vedute, al sud Italia. Tutto ciò non è stato preso in considerazione da chi aveva il diritto, ma soprattutto il dovere di eseguire le procedure a regola d’arte, nel rispetto di un’intera professione di “viaggiatori”. La Federazione nazionale dei TSRM e PSRTP, organo garante della integrità professionale e per la difesa degli iscritti, stando alle ultime indiscrezioni, sembra abbia contattato l’Ordine di Foggia e prossimamente esprimerà parere sulla vicenda.

Facile fare associazionismo di idee che vede il Sud vittima di questa reiterata inettitudine, cosi ripetuta da non escludere anche le restanti procedure concorsuali dell’intero paese. Informare risulta doveroso nel preludio di un processo volto al cambiamento, prima mentale poi strutturale, dall’esaminato all’esaminatore, affinché l’accaduto non rimanga inosservato, impunito, ma anzi sia un profondo tentativo di un miglioramento culturale.

Bertolino Marco
TSRM presso l'ASST di Lecco

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