quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 07 OTTOBRE 2019
Tumori della pelle. In aumento di oltre il 50% quelli su testa e collo

Con un aumento del 50% in due anni registrato nel Nord America, cresce l’attenzione verso i tumori della pelle che colpiscono testa e collo. A lanciare l’allarme è uno studio da pubblicato su JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery

(Reuters Health) – Per analizzare l’incidenza dei melanomi di testa e collo, Nosayaba Osazuwa-Peters e colleghi, della Saint Louis University in Missouri, si sono rivolti al North American Association of Central Cancer Registries, un database che contiene anche tumori diagnosticati nel Canada. I ricercatori hanno deciso di concentrarsi su 12.462 pazienti di età tra 0 e 39 anni a cui è stato diagnosticato un melanoma di testa e collo tra il 1995 e il 2014.
 
Complessivamente, l’incidenza dei tumori di testa e collo in Nord America è aumentata del 51,1%, mentre, tra il 1995 e il 2000, l’incidenza di melanoma a testa e collo è aumentata del 4,68% all’anno negli USA, per poi rallentare all’1,15% l’anno tra il 2000 e il 2014. In Canada, invece, l’incidenza è aumentata costantemente del 2,18% l’anno tra il 1995 e il 2014.

“Individuare in anticipo i tumori di testa e collo è importante poiché questa tipologia di cancro tende a essere più letale dei tumori simili su altre parti del corpo”, sottolinea Osazuwa-Peters, secondo il quale ci vorrebbero campagne di sensibilizzazione rivolte a parrucchieri e barbieri che “sono spesso i primi a notare ‘qualcosa di strano’ sul cuoio capelluto dei clienti”.
 
Il team, in realtà, non sa spiegarsi perché ci sia una maggiore incidenza tra ragazzi e uomini, ma il dato potrebbe essere dovuto alla mancanza di capelli che coprono testa e collo rispetto alle donne. Un’ipotesi con la quale concorda Jason Luke, dell’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania, secondo il quale la prevenzione deve riguardare sia i maschi che le femmine.

Fonte: JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery
 

Linda Carroll
 

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA