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Martedì 15 OTTOBRE 2019
Sicurezza nei luoghi di lavoro. Regioni al lavoro su proposte unitarie per prevenire infortuni e morti

Lo ha annunciato il coordinatore degli assessori al Lavoro Cristina Grieco. Fra le proposte anche quella di inserire il tema nella educazione civica a scuola.

“Il tema del contrasto agli infortuni, alle morti sul lavoro e alle malattie professionali è un’emergenza nazionale a cui occorre dare risposte attraverso un impegno congiunto di tutte le istituzioni, Governo, Regioni ed Enti locali, delle associazioni di categoria e delle parti sociali. I dati allarmanti - 3 morti al giorno, 17.000 morti in 10 anni – delineano una situazione allarmante e indegna di un Paese civile”, lo ha dichiarato Cristina Grieco intervenendo all’evento conclusivo della VI edizione delle “Giornate del lavoro. Il cambiamento è”, promosse e organizzate dalla GCIL. Sottolineando l’esigenza di un impegno istituzionale complessivo Cristina Grieco ha spiegato che “occorre una risposta corale, di sistema, per cui anche le Regioni dovranno dare un contributo importante ed unitario, rispetto al quale posso assicurare sin d’ora il mio impegno”. Proprio sotto questo profilo l’Assessore della Regione Toscana ha preannunciato “la presentazione di un documento unitario della Conferenza delle Regioni su questi temi che offriremo come contributo al dibattito in corso”.
 
“E’ il momento – ha spiegato Grieco, che ha sottolineato positivamente la presenza dei ministri Catalfo e Speranza al convegno - di metterci tutti intorno ad un tavolo per dare segnali e intraprendere azioni concrete per riuscire a ridurre gli infortuni e le morti sul lavoro, anche costruendo una cultura della sicurezza diffusa”.
 
“Per questo motivo – ha proseguito la coordinatrice della Commissione Lavoro e Istruzione della Conferenza delle Regioni – ho proposto di inserire nell’ambito delle ore di educazione civica, quindi partendo proprio dalle scuole di ogni ordine e grado, una parte destinata alla cultura della sicurezza sui luoghi del lavoro. Non dimentichiamo – ha concluso - che i bambini e i ragazzi di oggi saranno i cittadini e i lavoratori di domani ed è giusto investire su di loro perché da adulti siano persone più consapevoli, in grado di poter valutare i rischi e mettere in atto i conseguenti comportamenti corretti”.

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