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Venerdì 25 OTTOBRE 2019
Influenza. Fimmg: “Italiani confermano medico di famiglia come punto di riferimento per il vaccino”

La responsabile dell'Area Vaccini della sindacato commenta i dati della ricerca Censis: “Le coperture vaccinali negli over 50 non hanno ancora raggiunto il target previsto dal Piano nazionale prevenzione vaccinale. Vanno quindi intensificati ancora di più gli sforzi da parte di tutti attori coinvolti per far comprendere il valore della prevenzione vaccinale”.

“Le coperture vaccinali negli over 50 non hanno ancora raggiunto il target previsto dal Piano nazionale prevenzione vaccinale. Vanno quindi intensificati ancora di più gli sforzi da parte di tutti attori coinvolti per far comprendere il valore della prevenzione vaccinale. Bisogna spiegare con chiarezza che le vaccinazioni proteggono i singoli soggetti dalle gravi complicanze dell'influenza, che non sono così rare come erroneamente ritenuto considerando le migliaia di morti registrate ogni anno, ma anche la collettività grazie alla minore circolazione dei virus. Rappresentano inoltre una protezione per il sistema socioeconomico del nostro Paese attraverso il risparmio di giornate di lavoro perse e dei costi indotti dai trattamenti e dalle ospedalizzazioni”. Lo dichiara Tommasa Maio, responsabile dell'Area Vaccini di FIMMG, in merito alla ricerca realizzata dal Censis con Sanofi Pasteur sulle opinioni sull'influenza e i comportamenti degli italiani over 50 e la propensione alla vaccinazione antinfluenzale.
 
“Viene ancora una volta testimoniata dai mille intervistati il ruolo del medico di famiglia che, con un aumento di 7 punti rispetto alla precedente indagine di due anni fa, rimane il primo riferimento dei pazienti rispetto all'informazione sulla vaccinazione – prosegue Maio – confermando quella stessa fiducia che in ogni tappa del tour #adessobasta i cittadini ci testimoniano”.
 

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