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Giovedì 31 OTTOBRE 2019
Epatite C. Gardini (Epac) lancia allarme per i farmaci: “Dal prossimo anno saranno fuori dal fondo perché hanno perso status innovatività. Ma i malati da curare sono ancora decine di migliaia”

“I farmaci dell’epatite C, che dall’anno prossimo usciranno dal fondo dedicato a causa della perdita dello status di innovatività, sono un vero e proprio salvavita e hanno un’efficacia curativa molto vicina al 100%. Quando si tratta di raggiungere traguardi storici l’innovazione e la ricerca non possono avere scadenze burocratiche”, così il presidente dell'associazione dei pazienti Ivan Gardini ieri in audizione alla Camera.

“Ancora oggi 1 paziente su 3 arriva nei centri autorizzati con uno stato avanzato di malattia e quindi con un maggior rischio di mortalità, inoltre le malattie fegatocorrelate rappresentano la quinta causa di morte oncologica in Italia: non possiamo più aspettare, serve tempestività e un segnale forte dalla politica”.
 
È quanto ha affermato Ivan Gardini, il Presidente di EpaC Onlus, l’associazione dei pazienti affetti da epatite C e malattie del fegato, udito ieri pomeriggio in Commissione Affari Sociali della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di politiche di prevenzione ed eliminazione dell’epatite C.
 
“Le stime del numero di pazienti diagnosticati e non ancora da curare restano ancora elevate e sono ancora troppi i malati diagnosticati presenti nelle strutture non autorizzate e non inviati alla cura. Fondamentale è investire nello screening, ad oggi lo strumento più efficace di prevenzione per identificare i malati inconsapevoli, e nel linkage to care per assicurare ai pazienti percorsi e protocolli efficaci per giungere rapidamente alle strutture autorizzate”, ha aggiunto Gardini.
 
“I farmaci dell’epatite C, che dall’anno prossimo usciranno dal fondo dedicato a causa della perdita dello status di innovatività, sono un vero e proprio salvavita e hanno un’efficacia curativa molto vicina al 100%. Quando si tratta di raggiungere traguardi storici l’innovazione e la ricerca non possono avere scadenze burocratiche. Chiediamo alla politica di implementare soluzioni rapide ed efficaci per eliminare l’infezione nel nostro paese, indirizzare alla cura i pazienti sul territorio e investire in campagne informative e di sensibilizzazione. Bisogna fare in fretta anche per non sprecare ulteriore denaro pubblico e per non lasciare che la malattia avanzi verso un punto di non ritorno”, ha concluso il Presidente di EpaC Onlus.  

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