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Giovedì 31 OTTOBRE 2019
Farmacia dei servizi. Ordine farmacisti di Trieste chiede alla Regione di partecipare alla sperimentazione

"Lo Stato ha stanziato 36 milioni per la sperimentazione in nove Regioni ma il Friuli Venezia Giulia, avendo un sistema sanitario autonomo dal punto di vista finanziario, è esclusa pur contribuendo alla sperimentazione. Chiediamo quindi un impegno della Regione a trovare un accordo con lo Stato e partecipare a questa fase”, ha detto il presidente dell’Ordine Marcello Milani dopo l'incontro con il vice presidente della Regione Riccardi.

"Abbiamo preso atto con piacere che per la prima volta in questa regione si ècambiato il paradigma in modo da inserire le farmacie in una legge quadro regionale". Questo il commento del presidente dell'Ordine dei farmacisti di Trieste, Marcello Milani, dopo l’incontrodi ieri con RiccardoRiccardi, vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giuliacon delega alla Salute, durante il qualeè stata illustrataaifarmacistilasecondafasedellariforma sanitaria regionale.
 
Il nuovo assetto della sanità regionale verrà concretizzato attraverso una serie di decreti attuativi, ed è in questa fase che, come spiega Milani, la professione farà le sue richieste.
 
"Chiederemo di essere parte attiva nel fascicolo sanitario elettronico”, spiega il presidente dell’Ordine di Trieste, “e di poterlo consultare per gli aspetti previsti dalle linee guida nazionali, e di poter inserire a nostra volta all'interno del fascicolo i dati relativi all’effettivo consumo di medicinali, che solo il farmacistapuò fornire”.
 
“Questo permetterà ai medici di famiglia, ai pronti soccorsi e agli specialisti – si spiega in una nota - di sapere se e quali farmaci sono stati prescritti al paziente dai diversi professionisti e quali farmaci assume in automedicazione,e se segueeffettivamente la terapia che gli è stata prescritta”.
 
L’altra richiesta è che la Regione partecipi alla sperimentazionedella "Farmacia deiservizi", il cui avvio è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 17 ottobre.
 
Come è noto, la sperimentazione prevede, oltre all’attivazione in farmacia del FSE, l’esecuzione di prestazioni diagnostiche di prima istanza e di telemedicina, e i servizi cognitivi di riconciliazione farmacologica e di supporto alla terapia, prendendo così in carico i pazienti affetti da patologie croniche.
 
"Lo Stato ha stanziato 36 milioni per la sperimentazione in nove Regioni ma il Friuli Venezia Giulia, avendo un sistema sanitario autonomo dal punto di vista finanziario, è esclusa pur contribuendo alla sperimentazione. Chiediamo quindi ­ ha concluso Milani - un impegno della Regione a trovare un accordo con lo Stato e partecipare a questa fase”.

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